ABISSO #025: risucchiati dalle tenebre
Due nuove interviste, il contest numero 18, oltre 30 novità editoriali...
Aprile, non ti scoprire, dolce dormire, ogni goccia un barile.
Eccoci qui, è già aprile, e proprio mentre scrivo queste parole mi sono ricordato che questo mese cade il secondo compleanno di ABISSO. 😱 Son già passati due anni dall’inizio di questa avventura? Mi sembra impossibile, eppure... 😅
Io sono Alessio Valsecchi e questo è il venticinquesimo numero della newsletter di LaTelaNera.com, un caro appuntamento mensile che ormai sempre più spesso termino di lavorare in piena notte, quando finalmente cala il silenzio.
Reduce dai due giorni belli e massacranti di Marginalia 2025, sono stato letteralmente risucchiato dagli impegni di lavoro. Neanche il tempo far contento qualche cliente che è già ora di pensare alla lavorazione delle prossime antologie (quella con i racconti del Contest di ABISSO, quella della serie “Ancora…” coi vampirozzi, quella con le storie true crime…) e al Salone del Libro di Torino.
Senza contare i 61 racconti in gara nel NeroPremio edizione 77 da selezionare per la Giuria Finale… 😓
Fortunatamente le due interviste di questo mese mi hanno aiutato a tener alto il morale. Oreste Venier è una fresca new entry del mondo della narrativa gialla/thriller ma sembra già avere le idee chiare; Marco Giorgini è un caro amico che conosco da vent’anni e che è sempre un piacere vedere ancora in attività.
Gustatevele insieme alle tante nuove proposte editoriali che vi presentiamo oggi, grazie soprattutto ai collaboratori che si sono dati da fare (come ogni mese, grazie! 😘).
In coda alla newsletter trovate ovviamente la nuova edizione del Contest. Ma attenzione: tra un paio di giorni daremo il via alla selezione editoriale (a pagamento) per trovare una ventina di racconti (lunghi 666 parole) da pubblicare sulla prima antologia dedicata ad ABISSO. Se vi piace scrivere, fatevi trovare pronti! 😉
Ecco il sommario del numero 25:
• Marginalia: le foto della stanza della morte
• Intervista al romanziere Oreste Venier
• Novità horror, weird e del fantastico
• Novità fantasy, fairy, young adult
• Intervista a Marco Giorgini
• Novità fantascienza e dintorni
• Romanzi (thriller) storici
• Novità noir, thriller e crime
• Crime e serial killer, tra finzione e realtà
• Le novità da LaTelaNera.com
• Il contest numero 18 di ABISSO
• Salta nell’ABISSO: cerchiamo aiuto
🔴 Marginalia: le foto della stanza della morte
Marginalia quest’anno è stata ottima, bellissima, fantastica (un grazie a Maddalena Marcarini per la splendida organizzazione 🤩).
Così, almeno, ho sentito dire. 🙃
Io c’ero, ma per la prima volta sono stato impegnato a vendere libri: per la precisione, copie di ANCORA VIVI, l’antologia sulla reincarnazione con racconti horror, weird e fantastici realizzata insieme all’amico Gabriele Lattanzio.
E praticamente non mi sono mosso dalla Sala 1, salvo forse sgranchirmi le gambe un paio di volte ai bagni e per un veloce mordi-e-fuggi in Sala 2 a trovare il sempre sorridente Alessandro Balestra di Scheletri.com.
Voi c’eravate? Che cosa ne dite?
Qua sotto pubblico una manciata di foto dedicate ai compari della “stanza della morte”, come ho soprannominato il luogo che mi ha visto praticamente prigioniero per due giorni. È stata un’esperienza ottima, ma non facevo fiere da 16 anni e mi sono ricordato il perché. 😅
Nell’ordine: Gabriele Lattanzio insieme ad Alessandro Giannotta, Luca Pivetti e Simone Cicali, Camilla Scarpa di Aspis Edizioni, la crew de Racconti dal Profondo.
E vi giuro che avevo fatto anche le foto al banco degli amici di Zona 42 ma non riesco più a trovarle! 😱😱😱 Vi prego, non mandate la Donna aracnide a divorarmi! 🕷
E comunque, se ci arrivo, ci rivedremo all’edizione 2026. 😁
🔴 Intervista al romanziere Oreste Venier
Oreste Venier (www.orestevenier.it) è uno scrittore italiano nato a Venezia nel 1974. La sua formazione spazia dalle discipline umanistiche, avendo frequentato il Liceo Classico, a quelle scientifiche, con una laurea in Fisica conseguita presso l'Università di Pisa. Questa doppia anima si riflette chiaramente nella sua produzione letteraria, che intreccia trame avvincenti tipiche del giallo e del thriller con una solida base di conoscenze scientifiche e tecnologiche.
La sua passione per l'informatica ed elettronica risale agli anni '80 e lo ha portato a una carriera professionale come progettista elettronico e consulente tecnico in ambito giudiziario. Un altro suo interesse di lunga data è il mondo delle criptovalute e della blockchain, temi sui quali ha tenuto corsi e partecipato come relatore a eventi di settore.
Dal 2024 si è dedicato alla narrativa, creando la serie di romanzi giallo/thriller con protagonista la giovane criminologa italo-coreana Soo-Min. Il suo esordio è avvenuto con "L'ultimo ritornello" (2024), seguito da "Codice di squadra" (2024) e "Segnali nascosti" (2025). I suoi romanzi si distinguono per l'originale integrazione di concetti matematici e scientifici all'interno di trame ricche di suspense e azione.
Abbiamo deciso di approfondire la sua conoscenza con questa intervista.
[ABISSO]: Ciao Oreste, è un piacere averti sulle pagine di ABISSO. I tuoi romanzi con protagonista la criminologa Soo-Min hanno saputo conquistare un pubblico appassionato di giallo e thriller con un’originale commistione di suspense e rigore scientifico. Iniziamo dalle fondamenta: cosa ti ha acceso la scintilla della passione per la scrittura?
[Oreste Venier]: Ciao Alessio, grazie dell’invito. Prima di iniziare a scrivere sono stato, e sono tuttora, un appassionato lettore di questo genere. Per lavoro faccio il progettista di schede elettroniche, e spesso vengo chiamato in Tribunale come consulente di parte o del Giudice. In questi contesti dobbiamo riuscire a spiegare in modo semplice, ma mai banalizzando, varie tematiche tecniche. Questo aspetto, diciamo così, anche divulgativo, mi ha sempre affascinato, e così alla fine ho provato a cimentarmi a scrivere una storia più strutturata. È nato così "L’ultimo ritornello", il primo romanzo che vede protagonista una giovane investigatrice italo-coreana, in Italia per uno stage operativo sul campo con i Carabinieri, durante il quale si troverà subito a fare i conti con tutti gli aspetti dell’animo umano. Hai fatto bene a parlare di rigore scientifico; nei miei libri cerco di attenermi a un grande realismo tecnico, nel senso di non scivolare mai nella “fantascienza” intesa come avere “un supercomputer della NASA in garage”.
[ABISSO]: Il genere giallo e thriller sono pilastri della narrativa di suspense. Cosa ti affascina particolarmente di queste dinamiche narrative e cosa ti spinge a esplorarle attraverso le indagini di Soo-Min?
[OV]: I successi dei grandi scrittori di gialli e thriller degli ultimi vent’anni a mio avviso hanno superato i concetti di “giallo” inteso come la classica indagine attorno alla morte di qualcuno, il cui scopo era individuare un assassino. In alcuni bellissimi romanzi, come quelli di Glenn Cooper, a volte l’assassino vero e proprio nemmeno c’è, o passa in secondo piano. Il protagonista diventa spesso non più una persona, ma un argomento, che può essere filosofico, morale o scientifico, e tutta la storia si sviluppa attorno a esso. Nei miei libri questi argomenti sono di volta in volta un tema diverso della matematica. Soo-Min, e in particolare il suo socio/amico matematico Yong-Soo, ci accompagnano in un viaggio in cui l’argomento tecnico viene presentato in modo divulgativo dagli stessi personaggi (a volte anche del passato), e viene infine sbrogliata la matassa. L’obiettivo è incuriosire all’inizio, divertire durante la lettura, e lasciare comunque alla fine possibilmente una conoscenza in più, e uno spunto di riflessione.
[ABISSO]: Una peculiarità dei tuoi romanzi è l'integrazione di concetti matematici complessi, resi accessibili al lettore. Sappiamo della tua formazione in Fisica e della tua passione per la matematica. Come si traduce questo tuo interesse nei contenuti dei tuoi libri e qual è il tuo obiettivo nel veicolare questi concetti attraverso la narrativa di genere?
[OV]: Questo è il tema centrale dei miei libri. Anni fa tenevo spesso corsi tecnici sul bitcoin e avevo scritto un breve manuale, più che altro delle dispense. Un giorno un corsista mi disse, potrebbe farci un libro, un romanzo. Lasciai lì l’idea, ma l’anno scorso decisi di provarci. Il libro doveva raccontare anche il meccanismo di funzionamento delle criptovalute, soprattutto quello del mining, ovvero della produzione di bitcoin, che spesso non è conosciuto diffusamente, e lo misi in bocca ai personaggi. Nasceva così la saga di Choi Soo-Min, in cui in ogni romanzo racconta un diverso tema in modo divulgativo senza presumere alcun tipo di conoscenza tecnica nel lettore. Il primo libro, "L’ultimo ritornello", riguarda la crittografia, nel contesto di un misterioso spartito musicale; il secondo, "Codice di squadra", riguarda i portafogli digitali, in una storia tutta sportiva fra un allenatore di calcio e la sua squadra; il terzo, "Segnali nascosti", parla della steganografia, l’arte di nascondere informazioni all’interno di altre alla luce del sole, ed è imperniato attorno ad una mostra in un antico castello fra misteri e vendette di famiglia; il quarto, che sarà pubblicato a breve, "Entropia Zero", tratta la tematica dei numeri casuali: il computer di chi sta leggendo questa intervista digitale sta usando, dietro le quinte, i numeri casuali per rendere sicura questa connessione. Questi sono i veri protagonisti dei miei libri; non chi viene ammazzato, o rapito, e nemmeno gli investigatori stessi.
L’altro aspetto che ritengo cruciale è il tentativo di stare ancorato a una stretta realtà tecnica. Nelle mie storie gli aspetti tecnici o tecnologici sono sempre realistici: non c’è “fantascienza”, non troverete mai uno che ha “un supercomputer della NASA in garage”. Questo a volte è stato limitante, perché con argomenti più fantasiosi si hanno più possibilità di racconto, ma alla fine i lettori lo hanno apprezzato.
[ABISSO]: Il tuo esordio nella narrativa è stato con "L'ultimo ritornello". A distanza di tempo dalla sua pubblicazione, cosa ricordi con maggiore nitidezza di quel periodo e quali consideri siano stati gli elementi chiave che hanno portato alla nascita di Soo-Min e del suo primo caso veneziano?
[OV]: Senza spoilerare la trama del libro, da tempo avevo pensato di fare una App per implementare il meccanismo che viene poi descritto nel romanzo. Alla fine decisi di utilizzare tale meccanismo per provare a scrivere un libro: era gennaio 2024. La storia l’avevo in mente, ma non avevo mai scritto, e, come in tutte le cose, guardare è più facile che fare: guardare chi cucina, chi fa un lavoro, o leggere un libro, dà la sensazione di una cosa più facile di quanto invece non lo sia. Provai quindi a strutturare la storia e poi a intrecciarla. Mi misi a scrivere i capitoli solo quando mi resi conto che la storia tecnica poteva stare in piedi. Mi è piaciuto poi raccontare le gesta dei Carabinieri: arrivai a telefonare al Comando Generale dell’Arma a Roma per chiedere se fossero previste delle linee guida quando si parla dell’Arma; furono gentilissimi, mi invitarono a scrivere una email e a stretto giro fui richiamato da un Tenente Colonnello dell’Ufficio Promozione Istituzionale che mi diede indicazioni molto utili. La protagonista è nata in quei giorni: la mia compagna, Chyryn, è un’esperta del mondo coreano, e quindi sono stato, diciamo, influenzato dalla sua passione. Ho voluto trovare una sintesi dei due mondi, quello occidentale, e quello asiatico, in particolare coreano, mettendo in luce alcuni aspetti peculiari di entrambi.
[ABISSO]: Con "Codice di squadra" abbiamo ritrovato Soo-Min in un nuovo contesto, quello fiorentino. Come si è evoluta la tua protagonista in questa seconda indagine e quali nuove sfide hai voluto porla di fronte rispetto al suo debutto letterario?
[OV]: Soo-Min è una ragazza italo-coreana che ha vissuto i primi anni di vita in Italia (i nonni materni erano appunto fiorentini) e poi è tornata in Corea, al seguito della sua famiglia (suo padre è un funzionario diplomatico). Nei primi due romanzi, essendo appena diventata criminologa in Corea, ritorna in Italia per fare un master sul campo a fianco dei Carabinieri. Nel primo libro la protagonista era quindi alla sua prima esperienza, proprio come me con la scrittura; e, sempre come facevo io, si muoveva quasi in punta di piedi; era ancora molto timida, sia nei rapporti con le persone che con gli aspetti pratici delle stesse indagini. Nel secondo libro Soo-Min diventa più spigliata, anche grazie alla presenza al suo fianco, stavolta di persona e non da remoto, del suo amico matematico Yong-Soo. Diciamo che nel secondo libro Soo-Min sviluppa una crescita in termini di autonomia e capacità di indagine. Anche il lato emotivo/empatico cresce un po’, ma per questo aspetto la differenza verrà con il terzo romanzo, "Segnali nascosti".
[ABISSO]: Arriviamo al tuo terzo e più recente romanzo, "Segnali nascosti". Possiamo notare una crescita significativa nel personaggio di Choi Soo-Min. Come descriveresti questa evoluzione e quali aspetti della sua personalità e del suo approccio investigativo si sono maggiormente sviluppati in questa nuova indagine veronese?
[OV]: In questo terzo romanzo Soo-Min ha innanzitutto acquisito un’autonomia operativa completa in quanto insieme al suo amico matematico si sono messi in proprio fondando un’agenzia investigativa. Ciò si traduce in una maggiore consapevolezza e responsabilità operativa. Ma l’aspetto fondamentale del terzo libro è l’empatia. Senza spoilerare la trama, Soo-Min si troverà a dover mettere in luce anche le proprie capacità relazionali per venire a capo dell’indagine e trattare con i sospettati nel miglior modo possibile.
[ABISSO]: L'ambientazione gioca sempre un ruolo cruciale nei tuoi romanzi. In "Segnali nascosti", Verona e il suo entroterra diventano lo sfondo di questa intricata vicenda. Cosa ti ha attratto di questa specifica location e come hai lavorato per integrarla narrativamente con la trama e i suoi misteri?
[OV]: L’ambientazione del terzo romanzo è stato un omaggio al ricordo della mia famiglia materna. Mio nonno erano originario di Napoli ma, essendo un militare, era stato assegnato a Verona, città in cui visse con mia nonna fino alla fine, e in cui, in pratica, visse anche mia mamma da giovane, prima di trasferirsi a Venezia. A Verona fin da piccolo andavo sempre in visita dai nonni e da altri parenti e amici, che ho tuttora. Ho pertanto molti ricordi sia della città che del suo variegato entroterra.
[ABISSO]: "Segnali nascosti" introduce un tema affascinante come la steganografia. Cosa ti ha spinto a esplorare quest'antica arte di celare informazioni e come si intreccia questo elemento matematico con il cuore pulsante del mistero che Soo-Min si trova a risolvere?
[OV]: Nei miei romanzi c’è sempre una parte ambientata nel passato, che fa in qualche modo da inquadramento del tema tecnico trattato. In "Segnali nascosti" questa parte è ambientata nell’antica Roma. L’obiettivo dell’uomo, fin dai tempi della preistoria, è stato sempre quello di proteggere sé stesso e i propri cari. Questo significava anche, e soprattutto, proteggere le proprie informazioni, i propri segreti. La steganografia, al di là del nome apparentemente complicato, è una tecnica conosciuta fin dall’antichità, come viene raccontato nella storia di fantasia, peraltro verosimile. A differenza della crittografia, che consiste nel nascondere un’informazione trasformandola in modo incomprensibile a chi non possiede una cosiddetta chiave, la steganografia sceglie un approccio differente: nasconde le informazioni da proteggere all’interno di altre informazioni come potrebbe essere una poesia, in un modo che dall’esterno non sia possibile nemmeno sospettare tale presenza. Sempre cercando di non spoilerare nulla, possiamo dire che nel terzo romanzo questa tecnica viene descritta nel dettaglio partendo da un esempio ambientato nell’antica Roma, e viene poi utilizzata nella trama ai giorni nostri per rendere possibile lo scambio di istruzioni fra persone che devono commettere un crimine. Spetterà a Soo-Min e a Yong-Soo capire il meccanismo e fare finalmente luce sul caso.
[ABISSO]: Un elemento distintivo di "Segnali nascosti" è l'inserimento delle antiche maschere coreane esposte nel Castello di Soave. Come è nata l'idea di integrare questi affascinanti manufatti nella trama e quale significato aggiungono alla narrazione e all'identità di Soo-Min?
[OV]: La mia compagna, Chyryn, oltre a essere una fotografa professionista (è sua la mia foto autore), è una profonda conoscitrice del mondo coreano e della sua lingua. Sono stato così influenzato da questa cultura, tanto che la protagonista è per metà coreana. Questo mondo, nel suo complesso, dall’arte, al cibo, e alla sua tecnologia avanzata, è molto variegato e affascinante. Un giorno mi ero imbattuto, in un documentario, in questi manufatti, maschere teatrali che raffigurano le più svariate sfumature dell’animo umano: le ho volute utilizzare come anima protagonista in "Segnali nascosti", portandole a conoscenza dei Lettori attraverso la riproduzione a colori di 50 di esse. "Segnali nascosti" infatti è l’unico libro stampato a colori al suo interno, e può rappresentare anche un bel regalo perché contiene 50 tavole, poste ciascuna in una pagina dedicata prima di ogni capitolo. Il romanzo racconta di una mostra itinerante di queste maschere organizzata da un magnate coreano la cui prima tappa è proprio il Castello di Soave, in provincia di Verona. Fra cibi gourmet, la tecnica della steganografia e misteri di famiglia irrisolti la mostra sarà compromessa da un furto apparentemente inspiegabile, e spetterà a Soo-Min e Yong-Soo dipanare la matassa, in una storia in cui l’empatia è accresciuta dal fatto che si troveranno a lavorare fra manufatti e persone della propria cultura.
[ABISSO]: La pubblicazione indipendente rappresenta una scelta editoriale precisa. Quali sono state le principali opportunità e difficoltà che hai incontrato nel percorso del self-publishing e quali sfide hai dovuto affrontare per far conoscere i tuoi romanzi al pubblico? Quali soddisfazioni ne hai tratto finora?
[OV]: Personalmente, essendo uno scrittore esordiente, non mi sono mai nemmeno immaginato di proporre un libro a un Editore. Mi ero documentato quindi, fin dall’inizio, sui meccanismi dell’autopubblicazione, selezionando fra altre la piattaforma YouCanPrint, con la quale mi sono subito trovato bene, avendo ricevuto supporto per alcuni servizi, come l’editing. Il grande vantaggio di tale piattaforma è la possibilità e facilità per le librerie di poter ordinare le copie. Avevo però già realizzato in proprio l’impaginazione e la copertina – quella volta tramite un grafico professionista – e per i libri successivi, avendo constatato che la quasi totalità delle vendite erano comunque avvenute tramite il canale di Amazon, ho voluto provare KDP, Kindle Direct Publishing, facendo in proprio anche le copertine e l’impaginazione interna. Ciò mi ha dato una flessibilità un po’ maggiore, e la possibilità di comprare copie autore a un costo contenuto anche per una singola copia, cosa per me utile per le copie inglesi e per le copie in copertina rigida, normalmente più costose; oltre al fatto di poter mettere a disposizione gli ebook nel programma Kindle Unlimited.
I miei romanzi sono stati tradotti anche in inglese (la traduzione del terzo, "Hidden signs", esce tra pochi giorni), da una traduttrice madrelingua, e anche per essi mi sono appoggiato ad Amazon KDP.
Ho cercato infine di fare un sito web (www.orestevenier.it) per indicizzare meglio i libri e gli articoli relativi. Mi fa molto piacere quando qualcuno, che magari mi ha cercato in rete per motivi lavorativi, mi dice che ha letto dei miei libri. Nei prossimi mesi cercherò invece di prendere in mano un po’ di più il mondo dei social, che al momento presenta solo degli account ancora praticamente inutilizzati.
[ABISSO]: Sappiamo che un autore non si ferma mai. Quali sono le tue strategie di promozione letteraria, sia online che offline, per raggiungere i lettori appassionati di thriller e mistero e per far scoprire loro il mondo di Soo-Min?
[OV]: La promozione è alla base di tutto, anche semplicemente il far sapere di aver scritto un libro. Io purtroppo ne ho fatta ancora molto poca. Senza promozione non si vende nemmeno una copia, soprattutto in un contesto affollato come il genere thriller. Ho avuto l’opportunità di partecipare ad alcune interviste e presentazioni, sia in presenza che in podcast, e nei giorni successivi ho notato che alcuni avevano acquistato delle copie (NdR KDP consente su questo un feedback praticamente in tempo reale). Perfino alcuni amici non sapevano nemmeno di questa mia nuova passione. È quindi essenziale farsi un programma di promozione in base al proprio budget, in modo ragionato per non dissiparlo, poco o tanto che sia. Io per esempio in questi mesi ho concentrato il mio sforzo tramite un banner sulla homepage di un portale molto noto nel settore, Thriller Cafè (www.thrillercafe.it), cercando di ruotarlo in base alle novità per indirizzare i Lettori interessati verso il mio sito e verso la pagina Amazon per approfondire le sinossi delle mie storie.
Il prossimo mese i Lettori potranno incontrarmi nell’area Self-Publishing del Salone Internazionale del Libro di Torino: per esporre è necessario superare una selezione operata da una giuria di esperti del settore e la saga di Soo-Min è stata ammessa. Parteciperò in presenza per far conoscere i miei titoli ai Lettori presenti e poter scambiare con loro quattro chiacchiere di persona.
[ABISSO]: Guardando al presente e al futuro, sappiamo che stai lavorando a "Entropia Zero", previsto prima dell'estate 2025. Puoi anticiparci qualcosa su questa nuova avventura di Soo-Min? Quali nuove tematiche o sfide attendono la tua protagonista in questa inedita ambientazione tra Stati Uniti e Bahamas?
[OV]: "Entropia Zero" uscirà ai primi di maggio su Amazon e parla dei numeri casuali. Essi sono un ingrediente essenziale della sicurezza informatica moderna, quella che ci consente anche di trasferire in rete i dati per leggere questa intervista. Una piccola azienda americana ha messo a punto uno speciale chip per la generazione di numeri casuali di alta qualità, e ha in corso trattative per essere acquisita da un grosso gruppo coreano. Qualcuno però vuole fare un doppio gioco molto pericoloso, e spetterà a Soo-Min e al suo socio matematico Yong-Soo, fra trasferte ai Caraibi, ambigui funzionari e tradimenti sentimentali dipanare la matassa ed evitare che chip compromessi arrivino sul mercato, mettendo a repentaglio la sicurezza delle infrastrutture informatiche di mezzo mondo.
Si tratta di un romanzo più lungo e più strutturato dei primi tre, nel quale i protagonisti seguiranno anche piste autonome, sfruttando ciascuno le proprie capacità sia tecniche, che relazionali ed emotive. Forse è anche il romanzo che mi sono divertito di più a scrivere. In anteprima sul mio sito www.orestevenier.it trovate già la copertina, che ho creato con l’aiuto di mio fratello Francesco, il quale, peraltro, rilegge e corregge pazientemente i miei manoscritti prima di darli in pasto ai Lettori Beta.
[ABISSO]: Per i nostri lettori, molti dei quali sono aspiranti scrittori o autori in cerca di nuove voci da scoprire, come è possibile entrare in contatto con te, magari per scambi di opinioni o per seguire i tuoi aggiornamenti sui tuoi progetti futuri?
[OV]: Mi fa assolutamente piacere entrare in contatto con chi condivide questa passione. Per un primo contatto posso essere raggiunto tramite email (info@orestevenier.it), per poi approfondire magari tramite altri canali come una videocall. Se qualcuno vuole pubblicare un libro per la prima volta posso raccontare volentieri, in modo del tutto disinteressato, i dettagli della mia esperienza con KDP, facendo risparmiare tempo condividendo alcuni piccoli suggerimenti.
Quanto ai miei libri, attuali e futuri, cerco di tenere aggiornato il mio sito web sul quale si possono trovare le sinossi e le copertine, sia in italiano che in inglese, come pure un’indicazione delle iniziative imminenti (come le presentazioni) e della copertina del prossimo libro.
[ABISSO]: Infine, Oreste, con la tua esperienza di autore di successo nel panorama del giallo e del thriller, quale consiglio daresti a chi sogna di intraprendere la strada della scrittura di genere e di raggiungere i propri lettori?
[OV]: Beh, sono solo un autore emergente, quindi mi limito a raccontare alcuni dettagli di quella che è stata la mia esperienza.
Innanzitutto cercate di leggere anche altri autori emergenti del genere nel quale vorrete cimentarvi, così da farvi un’idea della direzione in cui sta andando il mercato. Poi, nello specifico del genere gialli/thriller, partite focalizzandovi sulla storia, che secondo me è centrale e deve “stare in piedi”. Se state scrivendo una saga, ragionate su dove vi porteranno almeno i due volumi successivi, così da orientare già i personaggi. Per l’intreccio temporale aiutatevi con una tabella con l’indicazione di dove si svolge ogni capitolo e ordinata temporalmente; io l’ho fatta in Excel e mi è stata molto utile per verificare, più da lontano, la coerenza delle tempistiche, correggendo vari errori ancora nelle fasi iniziali. In “Entropia Zero” questo approccio si è rivelato indispensabile.
Per ogni capitolo poi preparate un piccolo riassunto di tutto quello che deve contenere, comprese le informazioni di contorno. Ciò vi eviterà di distrarvi quando andrete a scrivere, permettendovi di concentrarvi solo sulla scrittura.
Fate fare sempre un editing al vostro testo, e createvi un gruppo di una decina di Lettori Beta che leggeranno il vostro libro prima della pubblicazione. Ciascuno probabilmente vi riporterà cose diverse in base alla propria sensibilità, e tutte vi saranno utili.
Per quanto riguarda la promozione, investite una parte del vostro budget in copie autore. Con l’autopubblicazione esse possono essere molto economiche e potrete comprarle man mano che vi servono. Non regalatele a pioggia, ma focalizzatevi su alcuni lettori accaniti del genere. Di per sé non è molto sensato regalare libri, ma all’inizio può essere utile, soprattutto a persone singole e al di fuori delle presentazioni, perché vi farete un lettore fedele per le prossime uscite, e contribuirà col passaparola. Fate presentazioni, nelle Biblioteche, nelle Librerie, nei salotti degli amici, dove volete. Io ho avuto anche solo poche, pochissime persone, ma da qualche parte bisogna iniziare, e dalle domande che faranno, o dall’interesse o meno, capirete cose utili. Fissatevi un budget mensile, piccolo o grande che sia, e distribuitelo o alternatelo fra banner, spese di promozione, ADS, copie autore ecc…
Questi sono i principali accorgimenti che ho seguito io, oppure che ho imparato sul campo man mano, dopo aver fatto diversi errori. Valutate attentamente i Portali di autopubblicazione, come YouCanPrint, che vi possono fornire anche molti servizi di editing, copertina e impaginazione; da solo in Libreria il vostro romanzo non ci arriverà facilmente, ma almeno potrete fare presentazioni anche lì e loro potranno più agevolmente ordinare delle copie.
[ABISSO]: Grazie mille, Oreste, per questa ricca e stimolante conversazione. Invitiamo calorosamente i nostri lettori di ABISSO a immergersi nelle intricate indagini di Choi Soo-Min, a partire da “L'ultimo ritornello”, passando per "Codice di squadra" fino all'ultimo avvincente “Segnali nascosti” … senza dimenticare quello che sembra il romanzo più promettente, “Entropia Zero”, di prossima pubblicazione. Un viaggio nel mistero che saprà certamente appassionarvi!
[OV]: Alessio, sono io che ti ringrazio, come pure ringrazio i tuoi Lettori, per l’opportunità e il tempo dedicato. Vi saluto tutti cordialmente, e … buona lettura! Oreste.
🧛🏽♂️ Novità horror, weird e del fantastico
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Le più recenti pubblicazioni in ambito horror, weird, fantastico nero. Soprattutto romanzi ma anche raccolte di racconti.
Piccole creature dell’Abisso, oltre alle proposte di lettura, ci teniamo a segnalare recensioni e approfondimenti trovati in rete, come la recensione di @loris_g70 a “La sentinella” di Claudio Vergnami, la recensione di @leggiamo.un.altro.libro a “Perché hai paura?” di Jerome Loubry, la recensione di @una.bionda.tanti.libri a “La regola del tre” di Sam Ripley, e la recensione di @thrillercafe a “La congiura di Dante” di Fabrice Papillon.
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Frank Sinatra una volta disse “Il whisky può essere il peggior nemico dell’uomo. Ma la Bibbia non dice forse di amare i propri nemici?”. Ed è proprio quello che fanno i protagonisti di questa raccolta di racconti; hanno vite diverse, orrori diversi, ma una sola destinazione: ritrovarsi allo stesso bar per bere del buon whisky e confidarsi le loro oscure storie. Approfondisci
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Manca una settimana alla festa di Halloween, e nella cittadina americana di Green Town appare un circo fuori dal comune, un “carnevale nero” che sembra promettere a tutti i suoi futuri spettatori l’avversarsi dei loro desideri. Insospettiti da strani avvenimenti, due adolescenti si ritrovano ad indagare, finendo in un vero e proprio incubo. Approfondisci
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Nella religiosa cittadina di Bottom Springs, c’è una cosa che i suoi abitanti temono più di Dio: il Low Man, una figura vampirica che uccide i peccatori nelle notti senza luna. Quando il suo amico Everett viene accusato di essere il mostro, per via del suo oscuro passato, Ruth comincia a cercare la verità per salvarlo. Ma il confine tra il bene e il male è più sottile di quanto sembri. “Fai attenzione all'oscurità. Potrebbe piacerti ciò che ci trovi dentro”. Approfondisci
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Ambientati in una inquietante Sicilia, 17 racconti di paura affrontano orrori profondi, nati dalla disperazione dell’inconscio e dall’odio di una realtà ingiusta. Sono storie di demoni, preti corrotti, assassini, scafisti senza scrupoli e creature d’ombra, smarriti nel tormento, in cerca dell’assoluzione. Approfondisci
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In questo romanzo profondo e suggestivo, un narratore-psicoterapeuta, esperto nell’uso dell’ipnosi, si confronta con i grandi interrogativi sull’anima, sui sentimenti e sul senso dell’esistenza umana. Dopo una vita spesa ad alleviare le sofferenze interiori dei suoi pazienti, l’incontro con un anziano africano lo porta a esplorare una spiritualità arcaica e sconosciuta, capace di rimettere in discussione certezze occidentali su cura, coscienza e desiderio. Un viaggio introspettivo e spirituale che invita il lettore a interrogarsi su cosa sia davvero l’anima e su cosa, in fondo, desideri. Approfondisci
📕 Una storia di sangue
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Dopo aver realizzato il Black Pudding, un piatto preparato con il sangue di maiale, il ristorante di Angel conquista finalmente una stella Michelin. Ma l’inizio di quel sogno prende improvvisamente una piega angosciante: dopo aver assaggiato il suo piatto forte, la contessa Theodora Wooldbridge si sente male, ma, nonostante ciò, il marito della donna offre alla ragazza la possibilità di rimediare, proponendole di diventare la loro chef personale. Costretta ad accettare, Angel si reca nell’isolata villa dei conti, dove accadono cose inspiegabili. Approfondisci
🧙 Novità fantasy, fairy, young adult
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Le più recenti pubblicazioni in ambito fantasy, fairy e young adult. Soprattutto romanzi ma anche raccolte di racconti.
Questo mese il mondo social mi ha offerto due risorse a cui attingere.
La prima è questo carosello di @lagoffatrice sui nomi e sulle definizioni dei vari generi di fantasy.
L’altra è invece della (nata recentemente) associazione @dracones.aps, che con questo post curato da @moon_shade ha voluto approfondire l’immaginario del drago.
📕 Lore of the wilds. La biblioteca maledetta
di Analeigh Sbrana - De Agostini (1 aprile 2025)
Lore Alemeyu vive nel villaggio di Duskmere, racchiuso tra foreste stregate. Il mondo è dominato è spietatamente dominato dai fae e non è nemmeno immaginabile tentare di fuggire. A seguito di un terremoto, però, tutto viene distrutto e a Lore non resta che stringere un accordo con il signore dei fae: dovrà accedere a una biblioteca maledetta, dove nessun fae può entrare a causa di un incantesimo millenario.
Tuttavia lei non è così debole come sembra e ciò che cerca è il potere che quel luogo custodisce, per usarlo a suo vantaggio. Approfondisci
📕 A Feather So Black: La Maledizione del Cigno
di Lyra Selene - Il Castoro (8 aprile 2025)
Fia è una mutaforma, una specie rara, che i rappresentanti del malvagio Popolo Fatato hanno scelto di lasciare al suo destino quando hanno rapito la principessa Eala. Abbandonata a se stessa, Fia è stata accolta dalla regina, decisa a fare di lei una spia per riprendersi la figlia.
Con la scoperta di un magico cancello, a Fia viene assegnato l’incarico di ritrovare la principessa: ad accompagnarla sarà Rogan, con il quale Fia è cresciuta, e che è il promesso sposo di Eala. Il viaggio nelle foreste fatate non sarà facile: non solo Fia inizia a sospettare che dietro alle sue stesse origini si nasconda un segreto, ma il sentimento che prova verso Rogan diventa sempre più difficile da nascondere. Approfondisci
📕 Forged by magic. La magia della forgia
di Jenna Wolfhart - Ne/oN (9 aprile 2025)
Daella vuole fuggire dalla torre in cui è stata imprigionata dall’imperatore che ha espugnato le terre dove è nata. Tuttavia lo stesso sovrano le propone di guadagnarsi la libertà in modo inaspettato: la ragazza dovrà raggiungere le Isole Leggendarie e smascherare coloro che stanno sfruttando la magia proibita dei draghi.
Una volta partita, Daella finisce però per naufragare su un’altra isola, dove si imbatte nel fabbro del villaggio, Rivelin: questo elfo, scoprirà presto, nasconde un segreto, forse quello di cui lei è a caccia. Ma il suo cuore si accende di un desiderio inaspettato verso Rivelin e Daella dovrà scegliere tra la sua libertà e i sentimenti che stanno nascendo. Approfondisci
📕 Storia Naturale dei Draghi: Le Memorie di Lady Trent
di Marie Brennan - Armenia (9 aprile 2025)
Lady Isabella Trent è un'illustre naturalista, la più grande esperta vivente di draghi, come ben sa tutto il mondo da Scirland ai confini più remoti di Eriga. Con il suo lavoro ha fatto uscire lo studio dei draghi dai contorni sfumati del mito e li ha fatti diventare una branchia della scienza moderna.
Tuttavia all’inizio c’era solo una giovane donna che amava i libri e la storia naturale, ma anche i draghi, sfidando le asfissianti convenzioni della sua epoca. Il suo diario, primo di una trilogia, è la storia di come ha soddisfatto la sua curiosità scientifica, ma anche di come è andata alla ricerca della felicità e del vero amore. Approfondisci
📕 I perduti di Bosco Rosso
di Arianna Cislacchi - 256 Edizioni (12 marzo 2025)
Nel villaggio dei Ren, legato da secoli al Bosco Rosso, l’equilibrio tra uomo e natura si spezza quando i cacciatori uccidono i magici Cervo-Volpe per brama del loro sangue vitale. Lo Spirito del Bosco lancia allora una terribile maledizione: i bambini del villaggio si perderanno tra gli alberi per sempre. Solo la piccola Sophie riesce a resistere al richiamo, risvegliando in sé una forza antica. "I perduti di Bosco Rosso" è una favola intensa e simbolica, che parla di coraggio, rispetto per la natura e scelte morali, offrendo una riflessione profonda adatta sia ai giovani che agli adulti. Approfondisci
📕 I Giochi degli Dei
di Abigail Owen - Mondadori (22 aprile 2025)
Lyra Keres non ha avuto vita facile. Per colpa dei debiti dei genitori, è stata ceduta all’Ordine dei Ladri e, in più, ha una maledizione che incombe su di lei. Il peggio, però, è che il dio Ade ha deciso di sceglierla come sua campionessa per la Sfida, con la quale ogni cento anni gli dèi determinano chi fra loro governerà per un secolo sull’Olimpo.
Lyra sa che dovrà affrontare delle prove, ma soprattutto tenere a bada il suo cuore quando il dio degli inferi afferma che è sua. Approfondisci
🔴 Intervista a Marco Giorgini: tra weird, underground e la passione per le storie oscure
Quest'intervista ci condurrà nelle oscure e affascinanti contrade della narrativa fantastica e nera italiana. Abbiamo l'onore di ospitare Marco Giorgini, scrittore di talento con una profonda passione per il genere e figura storica del panorama digitale italiano.
Nato a Modena nel 1971, Marco non è solo un autore di racconti, romanzi e avventure narrative per videogiochi, ma è anche l'anima pulsante di KULT Underground, una delle più longeve riviste elettroniche del nostro paese, attiva dal lontano 1994.
Con la sua ultima incursione nel weird con il racconto lungo "Le due porte", edito da Delos Digital nella prestigiosa collana “Innsmouth”, Marco continua a tessere trame inquietanti che catturano l'immaginazione. Preparatevi a un viaggio nel suo mondo fatto di misteri, suggestioni e una dedizione incrollabile verso le storie che ci tengono svegli la notte.
[ABISSO]: Marco, innanzitutto, grazie per aver accettato il nostro invito sulle pagine di ABISSO. Iniziamo dal principio: cosa ha acceso in te la scintilla della scrittura? Qual è stato il momento in cui hai capito che le storie volevano prendere forma attraverso la tua penna (o tastiera)?
[Marco Giorgini]: Beh, per questa intervista grazie lo dico piuttosto io a voi. Grazie davvero per avermi invitato in questo splendido spazio online e per il vostro tempo - io sono sempre molto contento di potere parlare di libri e scrittura.
Scrittura che, nel mio caso, è diventata prima un desiderio, poi un qualcosa in più, abbastanza presto, arrivando giusto qualche anno dopo la passione per la lettura, che, già in seconda elementare mi faceva divorare più o meno qualunque libro mi finisse a portata di mano, dalle fiabe, ai classici per ragazzi, alle storie pubblicate su Reader’s Digest, arrivando a gialli, fantasy e anche qualcosa di fantascienza appena ho avuto la possibilità di scegliere in autonomia i libri in biblioteca. Ma se per l’amore per la lettura ho qualche titolo che penso possa essere stato “scatenante”, per la scrittura non so cosa mi abbia spinto la prima volta davanti a un quaderno a provare a raccontare una storia nuova e tutta mia. Probabilmente, più che il desiderio di essere un novello Verne, è stata la voglia di immaginare una alternativa a un fumetto o a una puntata di un cartone animato, o di proporre una ambientazione differente per un gioco da fare con fratelli o con amici.
Ricordo però che il numero di pagine scritte, mentre mi immergevo nella mia fantasia, è cresciuto man mano negli anni, senza però avere di conseguenza risultati degni di nota, per la maggior parte dei casi a causa della mancanza di aspetti della trama e soprattutto quasi sempre di un vero finale. Il passaggio da penna a tastiera, agevolando le revisioni, ha migliorato un po’ la situazione, ma non credo che nulla di quanto scritto prima dei vent’anni possa essere considerato completo o rifinito. Da lì in avanti le cose sono, secondo me, cambiate in meglio, complice anche la nascita di KULT Underground, nel 1994, che ha reso la mia attività di scrittura (non solo di narrativa) qualcosa di più costante. Il primo romanzo – dopo davvero tanta palestra con testi più brevi - è arrivato però solo nel 2007. Quindi direi di non essere proprio un autore particolarmente precoce.
[ABISSO]: Il genere fantastico e l'horror hanno un fascino particolare per molti di noi. Qual è stato il tuo primo incontro con queste atmosfere? C'è un libro, un film o un racconto che ha segnato in modo indelebile la tua passione per l'oscuro e il meraviglioso?
[MG]: le cose di genere che mi hanno più colpito quando ero piccolo, formando il mio gusto per questi temi, sono state direi principalmente visive. La prima che mi viene in mente è la serie horror/scifi “Zaffiro e Acciaio”, andata in onda come trasmissione per ragazzi quando avevo otto/nove anni, e vederla allora è stato davvero un salto nel vuoto, che ha prima acceso la paura, ma che subito dopo ha scatenato l’immaginazione. Un altro momento che ricordo bene è poi legato alla (mini) serie, “Prigionieri delle pietre” (anche questa horror/scifi e anche questa mandata in onda al pomeriggio). Meno spaventosa dell’altra, ma ancora più netta e strutturata come ambientazione. Quindi quando, pochi anni dopo, ho avuto modo di leggere i volumi di una collana economica chiamata “I Libri della Paura” (fine anni 70 inizio anni 80) - con titoli come “La casa degli invasati” (“Hill house”, di Shirley Jackson) o “Il Dio che uscì dalla tomba” (raccolta di racconti di Block) - sapevo, inconsciamente, già cosa aspettarmi.
A King, che amo e di cui ho letto tutto, sono arrivato solo dopo innumerevoli racconti di HPL e di suoi epigoni, grazie a tanti libri che, dato il basso costo, riuscivo a farmi regalare senza troppi problemi.
[ABISSO]: Veniamo alla tua più recente opera, "Le due porte". Questo racconto lungo weird pubblicato da Delos Digital ci introduce a un intreccio di misteri e segreti. Cosa ti ha ispirato a creare questa particolare storia? Qual è stata la genesi di Matteo e del libro enigmatico che sconvolge la sua esistenza?
[MG]: Una parte delle mie storie weird hanno di norma due punti di partenza: il primo è quello di una situazione specifica, che può essere l’inizio o comunque un perno della prima parte della narrazione; il secondo è qualcosa di più complesso che voglio sia parte della backstory – cosa c’è dietro ciò che dà il via alla storia.
In questo caso, l’idea di un pacco errato, e del fatto che questo venga reclamato da due loschi figuri, è più o meno ispirata dalla “nuova normalità” di ricevere costantemente pacchi – amazon? - portati quasi sempre da persone diverse.
Il secondo aspetto, quello di una casa nella prossimità di un laghetto, con una stanza misteriosa, è invece probabilmente nata da un insieme di foto che ho visto di recente, di posti in provincia, mentre stavo cercando un luogo in zona in cui sono stato da piccolo, che non riesco a rintracciare.
Una volta avuti questi due spunti, tutto il resto della narrazione, che si intreccia con altro che ho scritto (la sceneggiatura di un’avventura punta-e-clicca di qualche anno fa – intitolata “Twisted Times in Twinsmouth”) è nato, come capita sempre, espandendosi attorno a queste due perni, cercando di rispondere alle domande che le premesse mi ponevano: chi sono i due che vengono a reclamare il libro? Perché è così importante per loro riaverlo? Perché è arrivato al protagonista della storia? Perché questo evento spinge il protagonista in una certa direzione? Cosa ha creato/cosa sta dietro tutto ciò che sta capitando?
Le risposte non sono ovviamente “la storia”, la storia è ciò che il lettore si trova davanti sulle pagine, ma per quest’opera di certo non enorme (si parla di 80mila battute) c’è una architettura davvero ampia che spero di essere riuscito a dosare nel modo giusto. Ci dovrebbe essere abbastanza per godersi il viaggio e per avere la chiave per gustarsi il finale e ciò che il finale implica, ma non troppo per lasciare a chi legge la possibilità di riempire gli spazi che ho voluto lasciare indefiniti con il proprio senso del fantastico.
Una piccola curiosità: questo libro era nato come racconto per il concorso NeroPremio, ma la storia era cresciuta rapidamente troppo per i limiti di questo concorso, e mi sono preso tempo per ampliarlo e trasformarlo in quello che poi è stato proposto e pubblicato.
[ABISSO]: L'atmosfera che si respira ne "Le due porte" è densa di suspense e inquietudine. Quali sono stati i tuoi riferimenti letterari o cinematografici nel costruire questo senso di mistero crescente e quali elementi ritieni siano cruciali per definire il tuo approccio al genere weird in questo racconto?
[MG]: Ho una decina di testi di autori molto differenti che a mio parere rappresentano quasi la perfezione di qualche aspetto di cosa adoro leggere di questo genere. Ciò che tutti hanno in comune, e che cerco di replicare in quello che scrivo, sono il fatto di travolgere il lettore con una sequenza di avvenimenti in cui è comprensibile che si sta correndo verso la catastrofe o l’incognito, mostrando che la realtà/la normalità si sta sgretolando in modo ineluttabile, per un motivo che ci sembra di iniziare a capire senza riuscirci del tutto. E mentre tutto procede, i dettagli dell’ambientazione si moltiplicano, spiegandoci parte delle nuove regole, che però capiremo nel migliore dei casi solo alla fine. Ascensore per l’inferno, o Allucinazione perversa sono capolavori cinematografici con queste caratteristiche. Ma consapevole che nel migliore dei casi sono stato in grado di sfiorare appena la perfezione dei testi che ho come riferimento, preferisco non dichiararli ed evitare di imbarazzarmi da solo con il confronto.
[ABISSO]: Il titolo stesso, "Le due porte", suggerisce un dualismo, un passaggio tra dimensioni o realtà diverse. Puoi parlarci del significato simbolico di queste porte all'interno della narrazione e di come si legano ai segreti inimmaginabili che celano?
[MG]: Il concetto di porta secondo me è, letterariamente, molto potente. Già una porta, se passaggio tra due luoghi diversi, è in qualche modo doppia (ogni lato è una porta per l’altro), ma qui questa dualità viene moltiplicata. Ci sono due porte in una stanza, che fa da ponte tra (almeno) due realtà. Ma – leggero spoiler - le stanze sono due, “gemelle”. L’ordine delle porte condiziona il passaggio. La stanza è in qualche modo a metà tra due posti, e ha una finestra da cui si vede “un fuori”. E questo è tutto collegato a “qualcosa” - trovato nel passato ma che esiste da un tempo indefinito. Qualcuno che sa cosa sono le porte e dove “portano”, nella storia, “forse” c’è, ma di questa figura sapremo più che altro il piano d’azione, e non del tutto le motivazioni.
[ABISSO]: La trama de "Le due porte" si snoda attraverso oggetti antichi, leggende dimenticate e una rete di segreti che attraversano il tempo. Quanto è importante per te l'elemento storico o esoterico nella costruzione delle tue storie weird e come lo integri nella narrazione per creare un senso di profondità e mistero?
[MG]: A mio parere, quasi nulla è staccato dalla Storia con la esse maiuscola, soprattutto le cose che teoricamente esistono da sempre, o almeno da un tempo indefinito, come una parte di ciò che io considero esoterico, quindi se l’elemento weird non è decisamente più fantascientifico che horror/soprannaturale, una parte di riferimenti storici, anche solo blandi, mi sembrano necessari. Una cosa misteriosa, potente e eterna o quasi, probabilmente interferisce con ciò che la circonda. Ed è divertente immaginarsi come e quanto, mettendo un sottotesto a qualcosa che mi aspetto il lettore possa conoscere, o che il protagonista sicuramente conosce del passato nella narrazione.
La Storia è però ugualmente un elemento con cui mi piace “giocare” anche quando non sarebbe necessario. Un racconto weird che mi hanno pubblicato di recente – intitolato Moden-e –non ha elementi soprannaturali ma la sua struttura è comunque avviluppata alla Storia locale, limitandosi però in questo caso, a un range temporale più ridotto.
Tornando un secondo più nello specifico al libro di cui stiamo parlando, ne “Le due porte” ci sono almeno tre livelli temporali: il presente del protagonista, un set di momenti di un passato preciso in cui qualcosa è iniziato e si è in qualche modo concluso, più un passato più remoto dal quale arrivano “echi” che il lettore può o meno cogliere. Ma, data anche la lunghezza ridotta del testo, a parte il finale, tutta la gestione del tempo è resa solo in modo direzionato. Noi, lettori, vediamo il passato sono in base a quello che il protagonista scopre, e non in modo diretto (come, in condizioni diverse, capita – leggendo, tramite punti di vista differenti, di vicende che si muovono alternandosi su linee temporali).
Ammetto di amare questa seconda tecnica (i romanzi di Evangelisti con Eymerich hanno questa caratteristica di muoversi su più piani) ma di solito tendo a preferire, quando sono io a scrivere, un approccio meno dinamico.
[ABISSO]: La copertina de "Le due porte", realizzata con l'intelligenza artificiale da Dante Primoverso, è particolarmente suggestiva. Quanto è importante per te l'aspetto visivo di un libro e come hai collaborato (se lo hai fatto) con l'editore per definire l'immagine che avrebbe accompagnato il tuo racconto?
[MG]: No, non ho collaborato con Primoverso per la copertina, che ho comunque apprezzato. Ma in questo caso, conoscendo la collana “Innsmouth”, sapevo più o meno cosa aspettarmi perché la linea editoriale per l’aspetto grafico è molto specifica e quindi quella di usare porte (stilizzate) mi era sembrato molto probabile. La copertina che avevo preparato io per le stampe fatte per la revisione era invece incentrata sulla casa nei pressi del lago (quella all’interno della quale è presente la stanza con le porte di cui si parla) ed era quindi completamente differente.
Per rispondere però in modo più completo alla tua domanda, sì, penso che la copertina sia molto importante per un libro, ma che vada assolutamente realizzata in modo diverso in base ad alcuni fattori: deve essere “estrosa”, se deve servire per catturare l’attenzione di un lettore curioso casuale, oppure deve piuttosto seguire uno schema preciso se il punto principale è quello di fare riconoscere al volo un libro a un lettore già affezionato alla casa editrice (o a stilemi del genere). In questo caso – tra l’altro con un titolo solo in e-book che non dovrà farsi spazio nell’attenzione visiva di chi sta scorrendo volumi in libreria – il secondo aspetto è probabilmente più importante e questa copertina anche secondo me così “funziona”.
[ABISSO]: Dopo anni di attività letteraria, hai scelto di pubblicare "Le due porte" con una casa editrice come Delos Digital anziché optare per l'autopubblicazione. Quali sono state le motivazioni principali dietro questa decisione? Cosa ti ha spinto a preferire il percorso editoriale tradizionale per questo specifico lavoro?
[MG]: Conosco e apprezzo Delos da sempre per la loro importante opera di divulgazione di generi legati al fantastico, e ho autori che stimo tra quelli che hanno a catalogo. La collana “Innsmouth”, poi, ha titoli davvero molto particolari, e “Le Due Porte” mi sembrava potenzialmente in linea con le loro scelte. Quindi, contrariamente a ciò che faccio abitualmente – e con già tutto pronto per la pubblicazione in autonomo, cartacea e digitale – dopo qualche giorno di dubbi ho deciso di provare.
Nota: non avendo nessun problema a spedire un testo per un concorso a una casa editrice che nel caso di vittoria lo includa in una pubblicazione, suppongo che questa mia esitazione sembri poco giustificata. Ma questa mi sembra la prima volta in assoluto che invio materiale “non richiesto”, avendo sempre fatto valutazioni molto diverse, in buona parte collegate alla mia attività online e a considerazioni collegate ad alcuni aspetti specifici che in questo caso comunque non avevano validità.
Sono davvero contento che Luigi Pachi abbia apprezzato il mio testo e abbia deciso di includerlo nella sua collana. L’esperienza, lato mio, date le premesse è stata mentalmente complessa ma più che interessante e credo utile per un futuro.
[ABISSO]: Passiamo ora a un'altra pietra miliare della tua carriera: KULT Underground. Nato nel lontano 1994, il sito rappresenta una delle più antiche riviste elettroniche italiane. Puoi raccontarci la genesi di questo progetto pionieristico? Quali erano le ambizioni e le speranze iniziali tue e degli altri fondatori?
[MG]: Parliamo del secolo scorso, e di un periodo in cui internet non solo non c’era sui cellulari (che, come li concepiamo ora, non esistevano proprio), ma non era ancora neppure disponibile sul PC di casa: le prime copie di KULT (e non sto parlando solo dei primi due o tre numeri) venivano distribuite infatti su floppy in biblioteca e in alcuni negozi (che permettevano di duplicarli gratuitamente) e solo dopo anche tramite BBS. Le idee del gruppo iniziale dietro alla rivista era lo stesso che avevano tutti quelli che stampavano fanzine – fare gruppo, pubblicando di argomenti che ci interessavano, come fumetti, musica, giochi di ruolo, boardgames e letteratura. La differenza nel nostro caso è che io, da programmatore, ero in grado di provare qualcosa di "nuovo” (o meglio di espandere qualcosa che altri facevano ovviamente già, ma in contesti diversi, di solito più tecnici), e così, invece di pubblicare la nostra rivista su carta, siamo riusciti realizzarla e distribuirla in modo digitale. Proponendola a colori, e pure con (ok, poche) animazioni e (anche qui, pochi) suoni o audio (ancora oggi un po’ di gente si ricorda ancora quel “arrivederci al prossimo mese” pronunciato da me a basso sample rate con un chiaro accento modenese, quando si chiudeva il programma).
Il motore della rivista è poi cambiato nel tempo, passando da un programma DOS a uno Windows, fino ad accompagnare la nascita di uno spazio web, che, negli anni, ha giustamente sostituito in toto quel formato autonomo che – se fosse nato dopo – avremmo forse chiamato App.
È stato un periodo molto bello e formativo, in cui pionieristico credo renda molto l’idea, che ci ha permesso di fare parte di un percorso – quello di “prealfabetizzazione” digitale – che ha poi portato prima ai tanti ottimi portali culturali che da lì a qualche anno hanno iniziato a diffondersi, per poi passare a realtà più personali e ai social, cambiando tutto più volte. Non tutto è migliorato con il tempo, credo, ma tante cose sì. Di sicuro quando siamo partiti non ci saremmo mai immaginati di essere ancora aperti dopo trent’anni, ma neppure che sarebbe stato possibile leggere un articolo seduti in autobus (o fare una foto, scrivere un testo, e pubblicare un articolo con le due cose insieme mentre si fa una pausa durante una passeggiata in un parco).
[ABISSO]: In oltre trent'anni di attività, KULT Underground ha attraversato numerose evoluzioni e sicuramente anche delle sfide. Quali sono state le maggiori soddisfazioni che ti ha regalato questo progetto e quali invece le difficoltà più significative che avete dovuto affrontare nel mantenere viva e attiva la rivista nel panorama digitale in continua trasformazione?
[MG]: Soddisfazioni davvero molte. La più generale è quella di avere avuto con noi, per un solo articolo o per un periodo più o meno lungo, persone splendide che senza la rivista non avremmo mai avuto modo di conoscere. Le soddisfazioni invece più specifiche sono quelle dei tanti riconoscimenti di rilevanza che abbiamo avuto, soprattutto nel primo decennio, che ci hanno permesso di presenziare a manifestazioni o eventi a livello nazionale, o di comunicare alla pari con realtà decisamente più strutturate, o di finire citati in pubblicazioni in cui si parlava delle nuove realtà digitali. È stato bello esserci, e avere offerto uno spazio a tantissimi autori in un periodo in cui non ce n’erano tanti altri, ma è bello anche ora, nel sapere che stiamo pubblicando meno di prima, ma che una almeno una parte del nostro materiale regolare è comunque molto apprezzato.
Ma se è stato gradevole e formativo, è stato anche faticoso e a volte difficile. E tra i cambiamenti esterni, e il passaggio d’età di chi era con noi dall’inizio, la redazione – nel senso di un gruppo di persone che si trovava regolarmente insieme per predisporre la pubblicazione e per dare la linea editoriale – si è via via ridotta, per dissolversi. La struttura editoriale è quindi ora più snella, e adesso KULT Underground (che anche in questo 2025 pubblica circa una ventina di articoli al mese) è più un ensemble (cosa che comunque era anche prima) che un vero magazine, digitale o meno.
Abbiamo mantenuto il concetto di numeri (questo mese è il 357) e c’è ancora una parte del gruppo originale, ma solo due rubriche (DIRITTO e BOARDGAMES) hanno un numero fisso e stabile di testi per mese. E da anni abbiamo rinunciato alla rubrica legata alla pubblicazione di materiale letterario (SUSSURRI, che prevedeva un curatore) e abbiamo ora una divisione più netta tra collaboratori e collaboratori occasionali (che comunque in questo ultimo anno stanno, sembra, aumentando).
[ABISSO]: KULT Underground ha sempre mantenuto una natura amatoriale e indipendente. Come credi che questa caratteristica abbia influenzato la sua identità e la sua capacità di offrire contenuti originali e spesso fuori dai circuiti mainstream nel corso degli anni?
[MG]: Che l’indipendenza e la natura amatoriale sia legata a doppio filo all’identità, non ho dubbi, assolutamente sì. Che queste due cose abbiano influito sulla capacità di offrire materiale originale mi limito a crederlo, anche se chiaramente ci sono al momento un numero così elevato di realtà online che “originale” ha probabilmente un significato più relativo di un tempo.
Ma, parlando anche solo di recensioni, non capita di rado che sulle nostre pagine si parli di libri, pur di rilevo, ma di nicchia, come penso siano spesso particolari gli argomenti trattati in altre sezioni. Il lato negativo di questo non essere mainstream unito al fatto di non essere più davvero un magazine (nel senso di una realtà che prevede una redazione con una linea editoriale) è che una buona parte dei nostri articoli “campano” di letture frutto di ricerche o di link diretti - più che di lettori sistematici. E questo riduce la possibilità di promuovere in modo "trasversale” (cioè di promuovere insieme più cose di nicchia, l’una con l’altra) che era invece una delle cose che in passato forse capitavano di più. Ma mantenere un profilo amatoriale e indipendente comporta, almeno per noi, scelte radicali che, almeno al momento, non vedo come potrebbero cambiare in un prossimo futuro.
[ABISSO]: Essendo attivo nel mondo digitale ed editoriale da così tanto tempo, hai assistito a cambiamenti radicali nel modo in cui i libri vengono prodotti, distribuiti e promossi. Qual è la tua prospettiva su questa evoluzione e come hai adattato le tue strategie di promozione letteraria, sia online che offline, nel corso degli anni?
[MG]: Pur essendo attivo da decenni penso di non potermi assolutamente definire un esperto. Ma mentre sulla produzione e distribuzione penso che i cambi avvenuti nel tempo (l’avvento degli e-book, la disponibilità sempre più ampia di scelte economiche e ben distribuite di autopubblicazione) abbiano davvero aiutato a rendere più semplice sia una autonomia diretta, sia la possibilità di avere un numero più elevato di piccole case editrici indipendenti in grado di portare avanti scelte di nicchia, lato promozione credo che le cose siano forse peggiorate.
Ci sono mille canali, ed è possibile creare una campagna di marketing con più facilità, ma c’è (come contrappasso) decisamente più saturazione, meno attenzione e interesse, e una concorrenza con i grandi nomi molto più capillare, in grado cioè di arrivare anche allo spazio che prima era “riservato” alle pubblicazioni più indie.
Se non si hanno jolly (un grande nome, o un budget in grado di comprare spazi importanti) tutto dà l’impressione di fornire grandi occasioni creando al volo contenuti promozionali, quando in realtà le uniche vere chance dipendono, al di là del colpo di fortuna, da un duro, lungo lavoro di contatti spesso personali, per muoversi a più livelli.
Partendo da un ambito locale (circoli letterari, librerie o biblioteche in base al tipo di editore, magari uno spazio su un giornale di zona), passando per un po’ di promozione sui social, fatta in primis tra amici e conoscenti, e poi in gruppi tematici, per atterrare su siti e portali tematici, dove è più probabile avere spazio in base al percorso fatto e magari a qualche risultato già ottenuto.
Book-trailer, eventualmente qualche piccola promozione a pagamento (su siti o sugli store), qualche spazio ritagliato su Instagram o su TikTok, tutto fa brodo, ma nulla garantisce ritorno. E spesso anche avere alle spalle una (piccola) casa editrice fornisce solo un po’ di aiuti in più, tra cui magari la comunque rilevante presenza in fiere, senza però fare davvero emergere tanti piccoli capolavori che si trovano anche tra le pubblicazioni minori. Qualcuno chiaramente ce la fa, ma ho letto cose davvero splendide che meriterebbero più spazio, trovate quasi per caso.
Magari non è così, ma in passato alcuni passaggi, alcuni tipi di promozione – penso davvero anche solo a qualche recensione accurata su un portale - mi sembravano più in grado di fare notare un titolo. Ma, come dicevo, non posso davvero definirmi un esperto e quindi le mie percezioni valgono davvero solo come opinioni personali.
[ABISSO]: Come autore, quali sono le tue strategie di promozione per raggiungere i lettori interessati al genere fantastico e nero? Hai dei consigli specifici per gli scrittori esordienti che cercano di farsi conoscere in questo panorama competitivo?
[MG]: L’unico consiglio che non ho già scritto parlando in generale di promozione penso sia quello di guardarsi intorno e seguire chi sta facendo meglio di noi. Questo (guardare i “concorrenti”) penso sia valido sempre, ma ancora di più se si sta parlando di un settore più o meno di nicchia, in cui bisogna un po’ sgomitare per farsi notare. Nell’ambito horror/weird, intendo, vedere dove fanno promozione autori (solo un po’ più) affermati, sia online sia offline, ci può fare conoscere qualche spazio potenzialmente interessato al genere che potrebbe accettare anche di parlare di noi. Oppure a che fiera partecipare, per conoscere e farci conoscere. O capire quale newsletter o gruppo social sono più seguiti, o che giornalista è appassionato del nostro genere.
Ma seguirli ci dovrebbe aiutare anche a scoprire cosa della nostra strategia funziona e cosa no. Chiaro, una parte di ciò che qualcuno fa, dipende dalla persona stessa, e di sicuro non sto suggerendo di “clonare” campagne stampa di altri. Ma in molti casi quando guardiamo alla nostra attività di promozione (che svolgiamo certo non da esperti, essendo il nostro desiderio primario quello di scrivere) ci possono sfuggire cose banali, e vedere come altri autori, dello stesso settore, stanno riuscendo a invece farsi conoscere e a fare conoscere il loro lavoro, ci può fare indirettamente notare cosa al contrario stiamo sbagliando.
[ABISSO]: Guardando al presente e al futuro, quali sono i tuoi progetti letterari in cantiere? Possiamo aspettarci nuove incursioni nel weird, nel thriller o in altri territori del fantastico?
[MG]: Direi assolutamente di sì. Ho in cantiere un paio di cose di genere differente (un seguito per Natale per Caso, libro comedy, e un altro giallo per ragazzi di ambientazione locale) ma è abbastanza probabile che questi due progetti vedano la luce dopo un paio di altre cose che sto abbozzando, legate all’ambito weird (progetti di cui ho già appunti ma che devo finire di impostare) e una di genere thriller (qui ho meno materiale, ma spero di riuscire a buttare giù qualcosa di definito a breve).
Comunque, guardando come sono andate le mie sessioni di scrittura nell’ultimo periodo suppongo che per l’ordine reale dipenda tutto solo da quale di questi progetti mi fornirà per primo le scene più promettenti da cui partire.
[ABISSO]: Per i lettori di ABISSO che desiderassero approfondire la tua opera o magari entrare in contatto con te, qual è il modo migliore per farlo? Hai un sito web, un blog o dei canali social che utilizzi per interagire con i tuoi lettori?
[MG]: Se siete curiosi di dare una occhiata a quanto e cosa ho scritto (o fatto) il mio blog può essere un punto di partenza utile: https://marcogiorgini.me È uno spazio minimale, ma ci sono link a quasi tutto il resto. Sono presente anche su parecchi social (FB, Twitter, BlueSky e Mastodon) ma la mia attività in molti di questi spazi è calata moltissimo nell’ultimo anno e quindi potrei non essere molto reattivo.
Tra tutti, se avete domande vi consiglio comunque di provare a scrivermi su Facebook (https://www.facebook.com/marco.giorgini/)
[ABISSO]: Grazie Marco per questa illuminante conversazione. Cari lettori di ABISSO, non perdete l'occasione di immergervi nell'inquietante atmosfera de "Le due porte" e di esplorare il ricco universo di KULT Underground. Lasciatevi condurre dalla penna di Marco Giorgini in un mondo di misteri e suggestioni che saprà certamente catturarvi.
[MG]: Grazie ancora a voi per lo spazio che mi avete concesso e complimenti ancora per la vostra attività.
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📕 Uomini pallidi
di Giovanni Peparello - Zona 42 (9 aprile 2025)
In un futuro dove la fame è stata sconfitta grazie alla carne sintetica prodotta da Tunguska, un giornalista riesce finalmente a entrare nel cuore dell’azienda. Durante un’intervista, un’improvvisa emergenza lo spinge a scendere nei livelli più oscuri del complesso, dove scopre inquietanti verità dietro il monopolio alimentare globale. Tra manager ambigui, forze speciali e “uomini pallidi” nati da incubi biologici, si svela un segreto che affonda nelle paure più profonde dell’umanità. Un thriller distopico che mescola critica sociale, fantascienza e orrore, esplorando il prezzo nascosto della sazietà universale. Approfondisci
📕 Gelo profondo. La nuova era glaciale
di Andrea Segrè - Minerva Edizioni (19 marzo 2025)
In questa nuova avventura, Giorgio Pani, giovane ricercatore già protagonista di "Globesity", si trova ad affrontare una minaccia globale: un rivoluzionario impianto in grado di catturare grandi quantità di anidride carbonica, causando un improvviso raffreddamento climatico. Dietro questa invenzione si cela una potente organizzazione scientifica segreta, decisa a trascinare il pianeta in una nuova era glaciale. Tra intrighi internazionali e scoperte sconvolgenti, Giorgio dovrà fermare una catastrofe ambientale incombente. Un thriller scientifico che riflette sulle conseguenze del progresso incontrollato. Approfondisci
📕 Aurora Rising
di Amie Kaufman e Jay Kristoff - Mondadori (1 aprile 2025)
Nell’anno 2380, Tyler Jones, cadetto modello dell’Accademia Aurora, si ritrova a capo di una squadra composta dagli scarti degli altri ufficiali. Con lui ci sono Scarlett, diplomatica tagliente; Zila, scienziata instabile; Finian, tecnico sarcastico; Kal, guerriero alieno irascibile; Cat, pilota dal cuore complicato; e Aurora, una ragazza dai poteri misteriosi. Quando una minaccia latente rischia di scatenare una guerra galattica, questo improbabile gruppo diventa l’unica speranza di salvezza. Tra missioni pericolose, legami inaspettati e segreti cosmici, l’avventura della Squadra 312 è appena cominciata. Approfondisci
📕 Brigata Calamandrei
di Ettore Neri - Giovane Holden Edizioni (31 marzo 2025)
In un futuro distopico dominato da propaganda e clientelismo, Cristina Serani teme per la vita del compagno, architetto e deputato in rotta con potenti avversari politici. Si rivolge al commissario Jules Bobbio, suo ex amante, che accetta di indagare. Tra muri, checkpoint e controllo militare, Bobbio scopre un intricato scontro di potere dentro il partito di governo, fatto di tradimenti, crimini e illusioni. Uomo idealista ma disilluso, si troverà a sfidare il sistema e sé stesso. Attorno a lui si muove un variegato universo di personaggi che riflettono le contraddizioni della nostra società e i pericoli del futuro. Approfondisci
📕 Rubare al cielo
di Emanuela Rosso - Delos Digital (15 aprile 2025)
"Rubare al cielo" è un romanzo di fantascienza dal forte impianto femminista, che esplora la capacità rivoluzionaria delle donne di immaginare e progettare nuovi modi di vivere sulla Terra. Attraverso figure femminili complesse, umane e aliene al tempo stesso, la storia destruttura i rapporti di potere imposti dal patriarcato e dal neoliberismo. Con una visione radicale e visionaria, il libro afferma che la fantascienza migliore – scritta da donne e non solo – è quella capace di sfidare le gerarchie esistenti. Un inno alla forza trasformativa del pensiero femminile. Con introduzione di Laura Coci. Approfondisci
🤴🏻 Romanzi (thriller) storici
Sezione gestita da Gabriella Di Muoio: seguila su Instagram.
Abbiamo selezionato alcuni tra i più recenti romanzi di ambientazione storica pubblicati in Italia.
📕 L'incisore
di Luigi Boccia e Nicola Lombardi - Newton Compton Editori (8 aprile 2025)
Firenze, 1679. Flaviano Altobrandini, rifugiato in città per sfuggire alle forze pontificie, viene incaricato dal nobile Paolo de’ Medici di indagare su una serie di delitti compiuti da un misterioso assassino noto come l’Incisore, per le macabre pratiche chirurgiche inflitte alle vittime. Le indagini conducono a un legame con Ermete Moraldi, medico e alchimista scomparso anni prima, e con un’antica copia della Divina Commedia contenente oscuri indizi. Flaviano dovrà decifrarli per scoprire la verità dietro gli omicidi e fermare l’Incisore prima che colpisca ancora. Approfondisci
📕 L'enigma del fante di cuori
di Patrizia Debicke Van der Noot e Alessandra Ruspoli - Ali Ribelli Edizioni (2 aprile 2025)
A Londra, quattro traditori noti come i Fanti tramano contro Giorgio I per favorire un pretendente cattolico al trono. Lord Donagall, consigliere del re, è incaricato di sventare il complotto, mentre il crudele Fante di Cuori lascia dietro di sé una scia di sangue. In un thriller storico avvincente scritto a quattro mani, l’azione si snoda tra Inghilterra, Francia e Versailles, tra duelli, fughe, agguati e delitti eccellenti. Un romanzo che mescola avventura, intrigo e atmosfere da feuilleton, regalando al lettore una corsa mozzafiato nel cuore oscuro della storia. Approfondisci
📕 Il Cavaliere di Malta
di Gregorio Franciacorta - PubMe (31 marzo 2025)
Nel 1688 a Malta, il cavaliere romano Giulio Leone assiste a un omicidio eseguito con la letale “botta segreta di Bojard”. Anni dopo, a Roma, un macabro delitto in un convento coinvolge l’Accademia degli Infecondi: un cadavere decapitato riproduce una scena dipinta per gioco. Il tenente Antonio Migliaccio indaga, coinvolgendo accademici rivali degli Infecondi e dell’Arcadia. Dopo un attentato ai suoi danni, chiede aiuto alla “spia del papa”, Diego Albironi, per seguire la pista fino a Palestrina e scoprire la verità dietro i misteriosi delitti legati alla temibile banda di Bojard. Approfondisci
📕 Enigma Tiziano
di Chiara Montani - Garzanti (4 aprile 2025)
Nel 1942, Aida, restauratrice tornata al Lago di Garda, scopre un misterioso quadro coperto di vernice nera. Intuisce che sotto si cela un autentico Tiziano e parte per Venezia alla ricerca di prove. Al suo fianco un ambiguo esperto d’arte, affascinante ma poco affidabile. Intanto, l’Italia è sotto occupazione nazista e il mondo dell’arte è minacciato da collezionisti tedeschi senza scrupoli. Aida, coinvolta nella Resistenza, lotta per salvare non solo il prezioso dipinto, ma anche la memoria culturale del suo Paese e la propria vita, in una corsa contro il tempo tra arte, storia e coraggio. Approfondisci
💀 Novità noir, thriller e crime
Sezione gestita da Alessio Valsecchi. Seguilo su Instagram, Twitter e Linkedin.
Le più recenti pubblicazioni in ambito noir, thriller, hardboiled, crime. Soprattutto romanzi ma anche raccolte di racconti.
📕 L'angelo del silenzio
di James Ellroy - Einaudi (1 aprile 2025)
Un viaggio nell'orrore più oscuro con Martin Plunkett, un serial killer che infligge torture e morte a coppie innocenti attraverso l'America. Soprannominato "Morte", la sua mente contorta e la sua follia inquietante sollevano un'angosciante domanda: siamo noi il Male Assoluto? Il romanzo segue la sua scia di terrore, un predatore inarrestabile da cui non c'è scampo. Approfondisci
📕 Almeno tu
di Carlo Lucarelli - Einaudi (1 aprile 2025)
Vittorio conduce una vita ordinaria finché la tragica morte della figlia adolescente lo devasta. Inizialmente creduto un incidente, un dubbio insinuato fa crollare il suo mondo. Sarà la figlia defunta a indicargli la via, trasformando il suo dolore in una silenziosa, scorretta e crudele vendetta. Approfondisci
📕 La mia più oscura preghiera
di S. A. Cosby - Rizzoli (8 aprile 2025)
Nathan Waymaker, ex marine ed ex vice sceriffo, lavora in un'agenzia funebre ma, all’occorrenza, diventa l’uomo giusto quando la polizia non può (o non vuole) aiutare. Quando il reverendo Esau Watkins viene trovato morto, alcuni fedeli chiedono a Nathan di indagare. Ben presto, si ritrova coinvolto in una rete di crimini, corruzione e segreti sepolti nella provincia americana. Tra gangster, poliziotti corrotti e verità scomode, Nathan dovrà affrontare anche i fantasmi del proprio passato. "La mia più oscura preghiera" è un noir intenso e crudele che svela il lato oscuro della giustizia nel profondo Sud degli Stati Uniti. Approfondisci
📕 Il bosco degli innocenti
di Allison Gunn - Piemme (15 aprile)
Dopo la perdita del figlio, Rachel e Finn Kennan vivono sospesi nel dolore: lei si rifugia nel lavoro di capo della polizia, lui si spegne lentamente, incapace di scrivere. Le loro figlie sembrano attirate da qualcosa di oscuro, ai margini della realtà. Quando un crimine scuote la comunità, Rachel indaga in un contesto ostile e carico di segreti. Nei boschi vicini, antiche paure sembrano risvegliarsi. Tra dolore, superstizione e verità nascoste, "Il bosco degli innocenti" racconta la fragilità dei legami familiari e il potere oscuro di luoghi dove il passato non perdona e il male attende nell’ombra. Approfondisci
📕 Anima nera
di Susan Barker - Mercurio Books (11 aprile 2025)
Una donna senza nome, immortale e letale, attraversa i secoli lasciando dietro di sé una scia di morte: ritrae o fotografa le sue vittime e le consacra a Venere, trasformandone i corpi in macabri trofei. Nessuno è mai riuscito a fermarla, dalla Russia del Settecento al New Mexico odierno. Quando Jake e Mariko, uniti da lutti simili, si incontrano, iniziano a ricostruire la verità. La loro indagine li conduce in un viaggio tra continenti e orrori, alla ricerca dell’entità che uccide per un oscuro culto. Fermarla è l’unica speranza per impedire un ultimo, terribile sacrificio. Approfondisci
📕 Una strada tranquilla
di Seraphina Nova Glass - Fazi (15 aprile 2025)
A Brighton Hills, un idillico comprensorio residenziale, la vita agiata dei suoi abitanti nasconde oscuri segreti. Cora sospetta il tradimento del marito e ingaggia la vicina Paige per smascherarlo. Paige, tormentata dalla morte del figlio, spia ossessivamente i vicini in cerca del responsabile. La nuova arrivata Georgia si comporta in modo strano. Dietro l'apparente perfezione e la cura reciproca, trame e misteri stanno per essere svelati. Approfondisci
🔪 Crime e serial killer, tra finzione e realtà
Sezione gestita da Stefano Valbonesi. Seguilo su Instagram.
Le più recenti notizie di cronaca, i film, i libri e le serie TV sulle piattaforme streaming, i saggi e gli articoli di approfondimento appena pubblicati: tutto dedicato al crimine e agli assassini seriali.
🔴 Libri, eventi, film e TV
È disponibile dal 31 marzo su Netflix la docu-serie true crime “Gone girls: The Long Island Serial Killer”, un documentario carico di tensione diviso in tre episodi che ripercorre la lunga caccia al serial killer di Long Island dal punto di vista delle vittime, dei loro cari e della polizia. Approfondisci
5 Serie TV da non perdere se amate la fiction true crime stile Dexter! Approfondisci
Inizieranno a breve le riprese di “The Edge of Normal”, il nuovo film di Carlota Pereda, regista dell’interessante slasher psicologico “Piggy”, uscito nel 2022. La vicenda è quella di una ragazza, Reeve LeClaire (interpretata da Chloë Grace Moretz) perseguitata dai ricordi di quando era stata prigioniera da adolescente di un sadico. Quando il suo psichiatra le chiede di aiutare una giovane sopravvissuta ad una simile esperienza, la ragazza viene coinvolta in un agghiacciante gioco del gatto col topo. Approfondisci
Debutta nelle sale e sulle piattaforme americane il film “Psycho Therapy”, una strampalata commedia nera che racconta la storia di uno scrittore in crisi che cerca di dare una svolta alla sua carriera portando a termine il suo progetto di scrivere un libro sui serial killer. Nella stesura del libro sarà aiutato da un serial killer in pensione, interpretato da Steve Buscemi. Approfondisci
Sulla piattaforma streaming DocuBay è disponibile dal 21 marzo il documentario true-crime “Dupatta Killer”, che segue e analizza la storia criminale di Mahanand Naik, il più famigerato serial killer di Goa, un piccolo Stato dell’India. L’uomo, accusato di aver adescato con false promesse di matrimonio e ucciso almeno 16 donne, è stato finora condannato solo per un omicidio. Approfondisci
📕 The Scientist and the Serial Killer
di Lise Olsen - Random House (1 aprile 2025)
Negli anni ’70, Houston sembrava la città del futuro, ma una scia di adolescenti scomparsi rivelava una realtà inquietante ignorata troppo a lungo. Solo dopo l’uccisione del serial killer Dean Corll da parte di un complice, vennero scoperti i corpi di molte giovani vittime, attirate con l’inganno e brutalmente uccise. Anni dopo, la scoperta di resti dimenticati riaccende l’indagine: la antropologa forense Sharon Derrick si dedica a restituire identità e dignità ai cosiddetti "Lost Boys". "The Scientist and the Serial Killer" racconta il crimine, il dolore e la perseveranza di chi cerca giustizia anche decenni dopo l’orrore. Approfondisci
📕 Patriarcato criminale
di Roberta Bruzzone - De Agostini (1 aprile 2025)
In "Patriarcato criminale", Roberta Bruzzone denuncia con forza come il femminicidio non sia opera di “mostri”, ma il frutto avvelenato di una cultura patriarcale ancora radicata. Partendo dalla lettera di Elena Cecchettin dopo l’omicidio della sorella Giulia, il libro analizza tre casi emblematici: Saman Abbas, Maria Chindamo e Giulia stessa, vittime di un sistema che punisce le donne che si ribellano. Con lucidità e indignazione, Bruzzone ci invita a riconoscere gli stereotipi che alimentano la violenza di genere e a prenderci la responsabilità collettiva di combatterli. Un’opera urgente, che scuote le coscienze e chiede cambiamento. Approfondisci
📕 Incel in una stanza. Il cinema dei maschi brutti, soli e cattivi
di Dikotomiko - Shatter (1 aprile 2025)
“Incel in una stanza” è un saggio che esplora il mondo degli “Incel”, uomini celibi non per scelta, intrappolati in una subcultura digitale fatta di frustrazione, odio e nichilismo. Tra forum, Reddit e 4Chan, si sviluppa un ecosistema dove proliferano teorie complottiste, ideologie estremiste e derive violente. Il libro analizza rappresentazioni culturali e mediatiche di questo fenomeno, da "Taxi Driver" all’attentato a Trump, fino ad "Adolescence", tracciando un percorso che svela la pericolosità e la diffusione incontrollata di queste dinamiche. Un’indagine originale su un universo oscuro ma sempre più influente. Approfondisci
🔴 Saggi e articoli sui Serial Killer
Un articolo sui cinque più famosi serial killer provenienti dal Rhode Island. Approfondisci
Un articolo su Mary Flora Bell, la più giovane serial killer britannica che all’età di undici anni uccise nel 1968 due bambini a Newcastle upon Tyne, in Inghilterra. Approfondisci
Un articolo su quattro famosi serial killer che hanno terrorizzato l’Alabama. Approfondisci
La testimonianza di Karen Chandler, la donna che nel 1978 sopravvisse all’assalto notturno del serial killer Ted Bundy presso la sede del gruppo studentesco Chi-Omega, a Tallahassee, in Florida. Approfondisci
Un breve articolo su Lucy Letby, l’ex infermiera britannica condannata all’ergastolo per aver ucciso sette neonati, ed aver tentato di assassinarne altri sei, durante il suo turno di lavoro in ospedale. Approfondisci
Un recap sul caso degli omicidi di Gilgo Beach e del principale sospettato, Rex Heuermann, accusato di avere ucciso sette donne. Approfondisci
Un articolo su Larme Price, noto come “The thrill killer”, un assassino seriale che uccise quattro persone a New York nel 2003. Quando fu arrestato, Price dichiarò di aver compiuto gli omicidi per vendicare gli attacchi dell’11 settembre, e di essere stato guidato da un odio profondo verso gli arabi. Approfondisci
L’ombra di un serial killer sulla morte di quattro donne uccise a Parma tra il 1954 e il 1967. Approfondisci
Un articolo su Gerry Davis, un “Angelo della Morte” accusato dell’omicidio di due anziani e del tentato omicidio di una terza anziana, tutti ospiti di una casa di riposo in Australia. Detenuto ormai da dieci anni nella prigione di Goulbourn, a duecento chilometri da Sydney, il trentottenne continua a dichiararsi innocente, sostenendo che il vero serial killer è ancora in libertà. Approfondisci
Un articolo sul “serial killer dei boschi”, un cold case riguardante una scia di delitti irrisolti avvenuti nei boschi tra le province di Como e Lecco dal 2004 al 2011, in cui hanno trovato la morte dodici giovani donne. Approfondisci
Un interessante articolo su Stephan Smerk, un veterano dell’esercito che è stato recentemente condannato a 70 anni per aver ucciso nel 1994 con quarantanove coltellate una donna nella Virginia del Nord. L’uomo aveva poi confessato alla polizia che lui si sentiva come “un serial killer che aveva ucciso soltanto una volta”, ma che, se avesse potuto, avrebbe continuato a soddisfare i suoi istinti omicidi. Approfondisci
🔴 Cronaca nerissima
RUSSIA – Le autorità russe affermano che Alexander Pichushkin, il “Killer della scacchiera”, è pronto a confessare altri undici omicidi. L’uomo, imprigionato nel 2007 perché riconosciuto colpevole di 48 omicidi, assaliva le proprie vittime in una località vicino Mosca, e aveva l’abitudine di segnare su una scacchiera una casella per ogni omicidio. Approfondisci
USA – Rex Heuermann, il presunto serial killer di Gilgo Beach, e la moglie separata, Asa Ellerup, hanno raggiunto un accordo di divorzio. Ellerup aveva presentato istanza di divorzio poco dopo l'arresto del marito nel luglio 2023. Approfondisci QUI. E si è aperta anche la battaglia legale intorno alla prova del DNA, con la difesa che ha contestato le dichiarazioni di genetisti forensi sull’affidabilità dei test genetici condotti per identificare l’assassino. Approfondisci
CANADA – La polizia di Winnipeg ha ufficialmente identificato la prima vittima del serial killer Jeremy Skibicki, uccisa nel 2022. Basandosi esclusivamente su tracce di DNA raccolte nell’appartamento di Skibicki, la vittima (il cui corpo non è stato ancora ritrovato) si chiamava Ashlee Shingoose. Le autorità hanno dato la conferma della sua morte alla famiglia, che non si era data pace per la sua scomparsa, e hanno dichiarato di conoscere il luogo della discarica in cui credono si trovi il corpo della donna. Approfondisci QUI. Inoltre, un’altra indagine sembra escludere che Skibicki possa aver ammazzato altre donne, oltre alle quattro aggredite nel 2022. Approfondisci
USA – Fanno discutere le dichiarazioni pubblicate su Facebook da una donna residente a Fort Bragg, in California, nelle quali afferma che suo padre è un serial killer che ha ucciso centinaia di persone. Maria Trefil, questo il nome della donna su Facebook, accusa il padre di essere uno spietato assassino in attività fin dagli anni ’50, e di aver seminato morte e terrore in diversi Stati degli USA, nonché in Francia e nei Paesi Bassi. La polizia, dopo aver condotto delle indagini sull’uomo, ha dichiarato di non aver trovato nessun indizio che possa sostenere le accuse di Trefil. Approfondisci
CANADA – Una recente dichiarazione del famoso neonatologo canadese Dr. Shoo Lee ha riportato l’attenzione sulla condanna all’ergastolo di Lucy Letby, l’ex infermiera britannica colpevole di omicidio e tentato omicidio di quattordici neonati. Durante il processo il testimone dell’accusa più esperto in materia aveva basato le sue conclusioni su un vecchio articolo scientifico del Dr. Lee, sostenendo che le cause della morte per sette delle piccole vittime erano compatibili con un’embolia gassosa causata dalle somministrazioni letali di Letby. Ma il Dr. Lee, dopo aver studiato il caso da un punto di vista medico, ha affermato che non ci sarebbero prove scientifiche sicure a sostegno di un comportamento illecito di Letby che possa aver causato la morte dei sette neonati. Approfondisci
USA – Antonio Reyes, un presunto serial killer già accusato di sei omicidi nel Southwest Side di Chicago nel 2020, rimane in custodia dopo che la sua ultima udienza di detenzione per una nuova serie di accuse di omicidio è stata posticipata. Approfondisci
ITALIA – All’avvocato Alessio Tranfa e al consulente di parte Paolo Cochi, che rappresentano un parente di una delle vittime del Mostro di Firenze, è stato concesso con riserva l’accesso agli atti e ai reperti. Per i legali entrare in possesso della documentazione è un passo importante per approfondire la pista del cosiddetto “Uomo del Mugello”, un uomo morto qualche anno fa con un quadro indiziario molto interessante. Approfondisci
USA – Il capo della polizia di Columbia ha dichiarato che gli investigatori stanno rianalizzando un cold case relativo all’omicidio di una donna avvenuto nel 2001, i cui resti furono ritrovati 22 anni dopo nel greto di un torrente. Le indagini non escludono la possibilità che dietro questo efferato omicidio ci sia stata la mano di un serial killer. Approfondisci
USA – La polizia della contea di Beaver in Pennsylvania ha arrestato un diciannovenne accusato di aver minacciato di morte un suo vicino. Dagli indizi e le prove raccolte, le autorità sono convinte di aver fermato in tempo un potenziale serial killer che non si sarebbe accontentato di uccidere un’unica volta. Approfondisci
USA – Su proposta di una famiglia delle vittime, una struttura di salute mentale della Carolina del Sud rischia di affrontare un processo penale per la morte di alcuni pazienti ricoverati, che nel 2023 sono stati uccisi e poi cannibalizzati da Marc-Anthony Cantrell, un altro paziente della struttura affetto da gravi problemi mentali. Cantrell è già stato incriminato per gli omicidi, ma la famiglia di una delle vittime ora ha avviato una causa contro la struttura e il Dipartimento di Salute Mentale dello Stato. Approfondisci
⬛ Le novità da LaTelaNera.com
Ecco alcune delle novità targate La Tela Nera di questo mese.
È in pieno svolgimento l’edizione 79 del NeroPremio, avete tempo fino al 13 giugno 2025 per partecipare. Sul prossimo numero di ABISSO pubblicheremo i risultati dell’edizione 77 del concorso.
Anche la quarta edizione del TrueCrimePremio è in pieno svolgimento. C’è tempo fino al 20 giugno 2025 per inviare i propri elaborati: al termine di questa edizione cominceremo i lavori sulla prima antologia targata La Tela Nera dedicata alle storie di crimine realmente accadute.
Entrambi i concorsi sono senza quota di iscrizione e mettono in palio la partecipazione della propria opera a una antologia cartacea.
💣 Il contest numero 18 di ABISSO
“Ci prende e ci porta via… o almeno ci prova!”. In estrema sintesi è questo il tema del diciottesimo contest di ABISSO, aperto a racconti inediti lunghi fino a 666 parole. Possono partecipare tutti gli autori e le autrici maggiorenni di nazionalità italiana che alla data del 16 aprile risultavano iscritti alla newsletter.
I partecipanti dovranno scrivere un racconto - di qualsiasi genere - che gira attorno all’azione “risucchiante” di qualcosa (o qualcuno) che prova a strapparci dal nostro presente per portarci chissà dove, chissà perché.
In palio, per chi vincerà, c’è la pubblicazione della propria opera in una futura raccolta cartacea (inizio lavori: marzo 2026). Per partecipare - a costo zero, come sempre - basta compilare il modulo di iscrizione (scaricabile QUI) e inviarlo per email insieme al proprio racconto all’indirizzo abisso@substack.com
C’è tempo fino al 16 maggio 2025 per inviare la propria opera.
In attesa dei risultati del contest numero 17, quello legato a “Il pericolo dove non te lo aspetteresti mai”, oggi segnaliamo il racconto vincitore del contest numero 16, quello legato a “Insetti, che fastidio!”. Anzi, i due racconti vincitori.
Hanno vinto “Blatto Dea” di Matteo Scarfò e “Ronzio” di Andrea Porcu: complimenti a entrambi! 😉 Gli autori saranno contattati presto per le attività di post premiazione.
🏆 L’albo d’Oro dei Contest di ABISSO
Ecco l’elenco dei vincitori delle precedenti edizioni del contest della newsletter:
Contest 15 “Porca pupazza, che freddo cane!” - Michele Iacoponi
Contest 14 “Piace a tutti, a me no” - Fabrillo Vigrali e Gianluca Ingaramo
Contest 13 “Decadimento e rinascita?” - Tea Vergani con Alberto Stecca
Contest 12 “Tanti sognatori” - Lucia Gambardella
Contest 11 “Nemesi” - Margherita Tramontano
Contest 10 “Prigionieri” - Joe Alessandro Asciutto
Contest 9 “Sciogliersi” - Axel Trulli
Contest 8 “La furia dei giusti” - Margherita Tramontano
Contest 7 “Sonno” - Raffaella Prenza
Contest 6 “Tempo” - Ilario Giannini
Contest 5 “Crocefissione” - Francesco Gallo
Contest 4 “Decapitazione” - Simone Pancotti e Roberto Risso
Contest 3 “True crime” - Roberto Risso
Contest 2 “Serial killer” - Alessandro Esu
Contest 1 “Reincarnazione” - Paola Viezzi
Salta nell’ABISSO: cerchiamo aiuto
Cerchiamo appassionati di libri che ci aiutino con alcune attività molto importanti ma che al momento riusciamo realizzare con molta fatica. Serve qualcuno che realizzi delle interviste e serve qualcuno che ci aiuti ad amplificare i nostri sforzi sui social.
Non aspettarti un impegno di più giorni al mese, bastano poche ore del tuo prezioso tempo. Vuoi proporti? Scrivi ad abisso@substack.com.