ABISSO #020: foglie secche sulle tombe
30 novità editoriali, due interviste, un nuovo contest...
L’ultima settimana è stata per me incredibilmente intensa, e la lavorazione di questo ventesimo numero di ABISSO si è conclusa solo pochi minuti prima del suo invio. Ieri ho ballato sulle note di Boris Brejcha al Fabrique di Milano, festeggiato il mio compleanno a pranzo con mamma/papà/sorella, partecipato da spettatore all’evento di premiazione del concorso Arcimago: che giornata!😍
In questo numero diamo spazio a 30 novità editoriali, ai risultati del contest 11 e della prima edizione del TrueCrimePremio, ma soprattutto a due interviste: quella alla criminologa/romanziera Cristina Brondoni e quella allo scrittore Enrico Graglia.
Il tema del nuovo contest letterario di questo numero mi è venuto in mente durante i primi due giorni del mese, quando mi sono ritrovato - come tanti - a “fare visita” ai parenti morti nel cimitero di paese.
Ci sono altre novità che bollono nel pentolone ma ve ne parlerò nel prossimo numero… godetevi intanto questo!😋
Ecco il sommario di ABISSO 20:
➤ Novità horror, weird e del fantastico
➤ Intervista a Enrico Graglia
➤ Novità fantasy, fairy, young adult
➤ Novità fantascienza e dintorni
➤ Novità noir, thriller e crime
➤ Intervista a Cristina Brondoni
➤ Crime e serial killer, tra finzione e realtà
➤ Notizie da La Tela Nera (premiazione TrueCrimePremio)
➤ Contest 13: Decadenza
🧛🏽♂️ Novità horror, weird e del fantastico
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Le più recenti pubblicazioni in ambito horror, weird, fantastico nero. Soprattutto romanzi ma anche raccolte di racconti.
Piccole creature dell’Abisso, oltre alle proposte di lettura, ci teniamo a segnalare recensioni e approfondimenti trovati in rete, come il consiglio di lettura di @alexa_tagliaventi_autrice del suo romanzo “Il vertice della piramide”, la recensione e consiglio di lettura di @lore.tr88_scientist_writer a “L’ultima profezia” di Franklin Shadow, e la recensione di @lucindalibri a “Bone Smith” di Nicki Pau Preto.
📕 Il Risveglio degli Dei
di Maria Elena Cristiano - Eclissi Edizioni (31 ottobre 2024)
La vita piatta e senza stimoli di Leslie Brennan viene travolta dall’incontro con l’affascinante David Ellis, un antropologo esperto di culti antichi. Ma è un mondo pericoloso quello in cui si imbatte, dove rituali esoterici e antiche divinità minacciano il già precario equilibrio con la realtà. L’autrice, Maria Elena Cristiano, si conferma ancora una volta Mistress of the Darkness! Approfondisci
📕 Sette storie horror
di Manlio Castagna - Piemme Edizioni (22 ottobre 2024)
Storie di presenze spaventose, di creature sovrannaturali e di memorie credute perdute che non sarebbero dovute riemergere, si riuniscono in questa raccolta adatta a un pubblico di lettori young adult (e non). Approfondisci
📕 Il richiamo delle tenebre. Cthulhu. L'abisso della ragione
di Gualtieri, Nucci e Befani - Editoriale Cosmo (1 novembre 2024)
Al manicomio Innsmouth metà del personale sparisce all’improvviso, senza lasciare traccia. Il caso viene affidato al detective Gilman, un uomo che soffoca le proprie frustrazioni nell’alcool. La struttura è situata nei pressi di una scogliera, ed è proprio dall’oceano che risale uno strano rumore e si insinua tra le mura del manicomio. Che cosa si cela nelle profondità? Una produzione originale, del tutto italiana. Approfondisci
📕 Notturno Italico e altre storie
di Enrico Graglia - Autoproduzione (20 ottobre 2024)
Questa antologia raccoglie 13 racconti di narrativa fantastica che esplorano i lati più oscuri della realtà e dell’immaginazione. I testi spaziano tra vari generi, come l’orrore, il realismo magico e il dark fantasy, per creare atmosfere inquietanti e misteriose. Ogni racconto rappresenta un’immersione in mondi sospesi tra il reale e l’ignoto, dove il perturbante si mescola al quotidiano. Temi come il mistero, la famiglia e l'identità emergono in un viaggio letterario attraverso i chiaroscuri dell'esistenza, accompagnando il lettore in un'esplorazione profonda e visionaria di luoghi e simboli enigmatici. Approfondisci
📕 Della donna aracnide
di Luigi Musolino - Zona 42 (9 ottobre 2024)
Nell’estate del 1992, Filippo e Martina, due fratelli annoiati dalla vita di provincia, attendono con ansia la festa patronale e le giostre. Quando arriva una nuova attrazione, il "baraccone di Serafina, la Donna Aracnide," i due sono incuriositi dal misterioso spettacolo. Entrando in questo mondo oscuro e inquietante, scoprono un’entità affamata di desideri e disperazione, che li trascina in un viaggio doloroso tra speranze spezzate e ricordi che imprigionano. Attraverso questa esperienza, i protagonisti affrontano il passaggio dall’infanzia alla realtà, immersi in un racconto di ossessioni e della forza del passato. Approfondisci
📕 Gotico rurale. Racconti 2000-2024
di Eraldo Baldini - Rizzoli (29 ottobre 2024)
Questa raccolta, ambientata in una provincia apparentemente serena, svela il lato oscuro di campagne silenziose, paludi nebbiose e boschi cupi. Attraverso le storie narrate, emerge un terrore antico e invisibile, che si nasconde tra le pieghe della quotidianità, pronto a manifestarsi nei momenti più inaspettati. La normalità diventa così l’anticamera dell’incubo, in un susseguirsi di atmosfere inquietanti che esplorano l’inquietudine e l’ignoto. Questa nuova edizione include due racconti inediti e una postfazione di Francesco Guccini, arricchendo ulteriormente il viaggio tra le ombre di un’Italia rurale misteriosa e minacciosa. Approfondisci
📕 L'uomo della polvere
di J.M. Miro - Bompiani (6 novembre 2024)
Nel 1883, un gruppo di giovani dai poteri straordinari si rifugia in una villa fatiscente ad Agrigento dopo la distruzione della loro scuola, il Cairndale. La loro missione è salvare Marlowe, intrappolato nella terra dei morti, rintracciando un leggendario ursitonte, di cui però si ignora perfino l’esistenza. Tra catacombe, creature inquietanti e una misteriosa polvere chiamata drogor, i protagonisti affrontano nuove minacce: un feroce drogor si aggira sulla Terra, mentre una figura sinistra, la Badessa, trama nell’ombra. Intanto, nella terra dei morti, un’antica forza maligna si risveglia, pronta a tornare nel mondo dei vivi. Approfondisci
📕 Il vampiro che ride
di Suehiro Maruo - Coconino Press (8 novembre 2024)
Tra i raffinati disegni di Maruo, prende vita la storia di Luna e Konosuke, due giovani studenti che diventano vittime, amanti e carnefici per mano di una donna vampiro che si aggira nella scuola che frequentano. Lei sconvolge le loro vite, li ammalia e li trascina in un mondo oscuro, trasformandoli in una coppia diabolica. Erotico e onirico, grottesco e perturbante. Approfondisci
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🔴 Intervista allo scrittore Enrico Graglia
Enrico Graglia, nato a Torino nel 1980, è uno scrittore italiano specializzato nella narrativa fantastica e horror. Fin da giovane si è immerso nella letteratura di genere, trovando nel Signore degli Anelli la scintilla che avrebbe segnato per sempre il suo immaginario. Dopo essersi laureato in legge, ha scelto di dedicarsi alla scrittura, affermandosi nel panorama letterario italiano con il romanzo d'esordio "Il cerchio di pietre" (2020). Da allora, ha pubblicato un romanzo e racconti comparsi in importanti antologie di genere, ottenendo riconoscimenti come la vittoria al NeroPremio, di cui oggi è giurato.
Nel 2024 ha lanciato "Notturno Italico e altre storie", una raccolta personale che esplora i lati oscuri della realtà e del fantastico. Vive in Piemonte, sulle colline del Monferrato, continuando a esplorare attraverso la scrittura le sfumature dell'orrore e dell'ignoto. Lo si trova online su Facebook.
[ABISSO]: Enrico, com'è nata la tua passione per la narrativa fantastica e horror? Quali autori o opere hanno influenzato il tuo percorso da scrittore e in che modo si riflette questo nelle tue storie?
[Enrico Graglia]: Alla narrativa fantastica mi sono accostato prestissimo. “Le avventure di Pinocchio” di Collodi, “Canto di Natale” di Dickens, “Il fantasma di Canterville” di Wylde erano tra le mie letture preferite, da bambino. A dieci anni, poi, “Il Signore degli Anelli” di Tolkien ha cambiato per sempre il mio immaginario, facendomi capire che quello era il mio genere preferito, la mia zona di confort letteraria, una specie di mondo parallelo in cui potevo perdermi e vivere infinite avventure fuori dall’ordinario. All’improvviso la Terra di Mezzo era casa mia. Fino all’adolescenza è stato soprattutto il fantasy ad attirarmi, con C.S. Lewis, Terry Brooks, Stephen Donaldson, Terry Pratchett, insieme a un po’ della fantascienza di Poul Anderson, David Gerrold, Michael Crichton. Per quanto riguarda l’horror, ci sono approdato ai tempi del liceo, tra le pagine di quello che rimane il mio scrittore preferito, la voce narrante che mi parla nel modo più familiare, Stephen King. Tra le letture per l’estate, un’illuminata supplente di italiano e latino inserì “Shining”. Era un tascabile, con la faccia di Jack Nicholson in copertina. Lo comprai al supermercato e lo lessi in due giorni: quarantott’ore di immersione quasi ininterrotta nell’incubo. Alla scena della donna morta che esce dalla vasca pensai: “davvero si può fare questo con la scrittura?” Suscitare un’emozione forte, viscerale come la paura, usando delle semplici parole stampate su carta era pura magia, sebbene oscura… e volevo impararne il trucco, farla anch’io, quella magia! In un’estate di metà anni ‘90 lessi forsennatamente una dozzina di libri di King e iniziai scrivere racconti. Non ho mai smesso di fare né l’una, né l’altra cosa. Lungo il percorso, molti altri autori mi hanno influenzato, con il loro immaginario e con il loro stile, tra cui Dino Buzzati, Richard Matheson, Clive Barker, Tiziano Sclavi, H.P. Lovecraft, Robert Howard, Neil Gaiman, Joe Lansdale, Joe Hill, per restare nel fantastico, ma anche Emilio Salgari, Cormac McCarthy, Philip Roth, tanto per citarne alcuni, e poi i classici, Proust e Dostoevskij su tutti. Sono un lettore onnivoro, da sempre, e credo che questo si rifletta nelle mie storie, che difficilmente sono incasellabili in un solo genere, pur avendo quasi sempre elementi che attengono al fantastico. La mia mente funziona così: se a un certo punto non viene fuori qualcosa di strano, misterioso, impossibile, non mi diverto.
[ABISSO]: Parlando del tuo primo romanzo, "Il cerchio di pietre", come sei arrivato all'idea iniziale e quali sfide hai affrontato nel raccontare un mistero ambientato nelle campagne piemontesi? Quanto contano l'ambientazione e la psicologia dei personaggi nel tuo processo creativo?
[EG]: “Il Cerchio di Pietre” ha avuto una lunga gestazione ed è stato scritto nell’arco di ben sette anni. L’idea iniziale mi venne un giorno che ero al fiume con gli amici: trovai un punto del torrente dove l’acqua era più scura, fredda e profonda. Immaginai che qualcosa venisse fuori da là sotto. Per capire cosa fosse esattamente ci ho messo un po’, ma alla fine l’ho trovato e sono riuscito a scrivere quella che è la mia storia alla quale sono più affezionato. La storia di un ragazzo di provincia che inizia ad avere delle visioni e scopre che la campagna piemontese è piena di mistero e magia. Amo profondamente la mia terra, le colline del Monferrato, Asti, Torino, e ambientarci un romanzo fantastico mi è sembrato naturale e doveroso, come rendere una specie di tributo agli anni più belli e spensierati che ci ho vissuto e a un luogo – il Piemonte e l’Italia in generale – ricchissimo di suggestioni, leggende, tradizioni. “Il Cerchio di Pietre” è fortemente radicato nel territorio, in particolare nel paese immaginario di Castelvecchio d’Asti, trasposizione letteraria del reale Castiglione d’Asti (il cui campanile fa capolino nell’illustrazione di copertina, realizzata ad hoc dal bravissimo Nino Cammarata), dove si svolge gran parte della vicenda. Senza questa ambientazione, il romanzo non esisterebbe nemmeno. Così come non potrebbe prescindere dai suoi tre protagonisti – la coppia di ragazzi formata da Vincenzo e Lavinia e lo scrittore-guru Saverio – , che si trovano a confrontarsi con l’ignoto e, nel farlo, compiono un percorso, un’evoluzione, che in qualche modo li forma e trasforma, portandoli ben più lontano di dove avrebbero mai pensato di arrivare.
[ABISSO]: Il tuo nuovo libro, "Notturno Italico e altre storie", raccoglie racconti che spaziano dal fantastico dark all'horror più crudo. Cosa ti ha ispirato nella creazione di questa varietà di atmosfere? Come si connettono, se si connettono, i racconti tra loro?
[EG]: “Notturno Italico” è una raccolta volutamente eterogenea, perché non mi piace scrivere sempre le stesse cose: preferisco variare, spaziando tra le diverse sfumature del fantastico, sentendomi libero di sperimentare. Eppure sì, punti di contatto fra le storie esistono. Quasi tutte, ad esempio, come suggerisce il titolo, sono ambientate in Italia, in diverse regioni: Piemonte, Sardegna, Emilia. Quasi tutte hanno tinte oscure, a volte più marcate, a volte meno. Quasi tutte vedono i protagonisti scivolare da una quotidianità più o meno normale nell’Altrove, quando qualcosa di imponderabile fa breccia nella prevedibilità dell’abitudine, rompendo gli schemi, cambiando le regole, obbligandoli a reagire in qualche modo o a soccombere. Tutti i miei racconti nascono da un’immagine, che sboccia nella mia mente senza preavviso, e poi si sviluppano mentre li scrivo, prendendo spesso di sorpresa anche me. Se no, che gusto ci sarebbe?
[ABISSO]: Nei 13 racconti di "Notturno Italico e altre storie", esplori non solo l’orrore ma anche il realismo magico e il perturbante. Quali sono le sfide nel combinare stili diversi in un’unica raccolta?
[EG]: Questo è uno dei motivi per cui ho scelto l’autopubblicazione: le case editrici tendono a pubblicare antologie omogenee, magari a tema, di un genere ben preciso, probabilmente pensando che i lettori preferiscano restare nella loro zona di confort letteraria. Io credo, invece, che ai lettori piaccia farsi sorprendere, che amino esplorare luoghi diversi dell’immaginario. Così ho deciso di presentare tredici storie che rappresentano un vero e proprio viaggio tra i vari sottogeneri del fantastico, un po’ come un giro sulle montagne russe. Sono allergico alle etichette e a troppe regole. Mi interessava essere libero di scrivere e presentare al pubblico quello che volevo, senza rischiare di rimanere incasellato solo nell’horror o nel dark fantasy, ma muovendomi qua e là. D’altra parte, non si possono scrivere e leggere sempre le stesse cose: una dieta sana è varia.
[ABISSO]: Alcuni racconti della raccolta affrontano temi di forte impatto, come il rapporto tra realtà e sovrannaturale. Come scegli gli argomenti da esplorare, e quali temi vorresti che risuonassero di più nei lettori?
[EG]: Non scelgo gli argomenti, in realtà. Nel senso che non mi metto a tavolino a pensare quale tema trattare, per poi elaborare una storia ad hoc. I miei racconti sono piuttosto anarchici, nascono e si sviluppano in autonomia, non faccio mai scalette o schemi. Scrivo e basta, almeno in prima stesura. C’è chi dice non sia molto professionale, ma, se non facessi così, mi annoierei. Mi sembrerebbe di svolgere il classico compitino, mentre io voglio vedere le cose succedere mentre le racconto, stupirmi delle pieghe che prende la vicenda, dei colpi di scena che mi guizzano nella mente. Argomenti e temi che vanno al di là del mero intrattenimento, però, emergono sempre durante la stesura, filtrando tra le righe. Il fantastico è anche, o forse soprattutto, una metafora, un’allegoria della realtà, uno specchio nel quale rifletterla per capirla meglio, forse per addomesticarla, in un certo senso. Nel mio ultimo romanzo, ad esempio, “Il deserto degli striati”, affronto i temi del confronto con il diverso e dell’ambientalismo per mezzo di una storia avventurosa. Spero che al lettore arrivino, come messaggio sotteso al testo, che magari offrano spunti di riflessione, sempre però passando attraverso il divertimento, la meraviglia, il brivido. Credo che le storie che fanno bene il loro lavoro intrattengano, ma diano anche qualcosa in più, a livello di profondità: sono quelle che restano più impresse, che vale la pena scrivere e leggere, che ha senso ricordare. E per cosa si scrive, se non per essere ricordati?
[ABISSO]: Tra i racconti di "Notturno Italico e altre storie" ce n'è uno a cui tieni particolarmente?
[EG]: Tengo a tutti, sono figli miei. Se dovessi proprio dirne uno, forse sceglierei “Nel bosco, le statue”. È una storia che mi emoziona, che ho sentito profondamente mentre la scrivevo, e che qui potete trovare in una versione totalmente inedita e integrale, rispetto a “I Passeggiatori”, che forse alcuni di voi avranno letto, e che è nato dalla medesima suggestione. Di sicuro i lettori mi smentiranno, su questa preferenza: i racconti che piacciono all’autore non sono mai gli stessi che piacciono al pubblico. Ah, se potessi dirne un altro, sarebbe “Maledetti Babbi Natale!”, che rappresenta una delle rare occasioni in cui il mio immaginario non cede all’oscurità.
[ABISSO]: Il racconto "Fioriscono di notte" è parte sia di "Notturno Italico e altre storie" che della raccolta "Per chi è la notte. Storie dal NeroPremio". Cosa rappresenta per te questo racconto, e come si è sviluppato il processo creativo alla base di questa storia?
[EG]: Si tratta di una storia ambientata in Sardegna. Per me quest’isola meravigliosa è come una seconda casa. Ne subisco tutto il fascino ancestrale, adoro girare in moto per l’entroterra, alla ricerca di siti nuragici e prenuragici. C’è qualcosa che mi chiama in modo irrestibile da quelle parti. Tornando al racconto, si rifà ad alcune tradizioni e leggende locali ed è ambientato (l’avreste mai detto?) in un sito nuragico. L’ho scritto come esercitazione nell’ambito della Accademia di scrittura di Alessandro Manzetti, il tre volte vincitore del Bram Stoker Award e patron di Independent Legions Publishing, casa editrice che non ha certo bisogno di presentazioni, almeno presso gli appassionati del settore horror e dark fantasy. Io e Alessandro ci abbiamo lavorato un bel po’ e l’editing è suo (grazie, amico mio!). Scommetto che vi piacerà.
[ABISSO]: Cosa speri rimanga nei lettori dopo la lettura di "Notturno Italico e altre storie"?
[EG]: Spero che questi tredici racconti vivano nell’immaginario di coloro che li leggeranno, entrino a far parte dei loro ricordi, rimangano in qualche modo impressi. Lo dico sempre: l’autore scrive la storia, ma sono i lettori a farla vivere. Oltre a questo, vorrei che alla mia antologia si accostassero persone che abitualmente non leggono il fantastico e che questo servisse a farli avvicinare al genere, a fargli capire che oggi ci sono tanti autori italiani bravi. Io sono solo uno dei tanti. Ecco, se dopo aver letto “Notturno Italico”, qualcuno andrà a leggere i miei romanzi o le opere dei miei colleghi, ne sarò felice.
[ABISSO]: Hai scelto di pubblicare "Notturno Italico e altre storie" in self publishing, dopo due pubblicazioni con editori tradizionali. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione, e come valuti le sfide e le opportunità del self publishing per un autore di narrativa di genere?
[EG]: Il motivo principale è che sentivo l’urgenza di far arrivare ai lettori i miei racconti in assoluta libertà e soprattutto di farlo gratis o almeno al prezzo più basso possibile, perché fossero accessibili davvero a tutti. L’eBook costa 0,89 € e il cartaceo 6,77 €. E stiamo parlando di oltre 260 pagine! Non solo, ma, quando Amazon me lo consentirà, organizzerò delle promozioni gratuite, con lo scopo di invogliare ancora di più alla lettura. In tutta onestà, non mi interessa guadagnare: mi interessa essere letto. E non solo dagli appassionati di genere, ma da quante più persone possibili, a maggior ragione se non si sono mai accostate al fantastico per qualche stupido pregiudizio. A giudicare dai numeri, ho colto nel segno: in neanche un mese la raccolta è stata scaricata da più di 400 persone. E vi assicuro che questo è un numero di tutto rispetto per qualsiasi pubblicazione del fantastico, pubblicata con una casa editrice o in self publishing. Altro motivo per la mia scelta è stato il desiderio di curare personalmente ogni singolo aspetto della pubblicazione. E, anche da questo punto di vista, posso dire di essere soddisfatto. Mi auguro che lo saranno anche i lettori! Ah, un’altra cosa: so che molti hanno dei preconcetti nei confronti del self publishing. Non sono certo fra questi, ma, a scanso di equivoci, ho ritenuto opportuno evidenziare in quarta di copertina e nella presentazione del volume su Amazon il fatto che, prima di accostarmi al self publishing, sono stato pubblicato con due case editrici, goWare nel 2020 e Independent Legions Publishing nel 2024. Credo che questo garantisca la qualità di quello che scrivo anche agli occhi dei più scettici.
[ABISSO]: Nel tuo recente "Il deserto degli striati", esplori temi come la mutazione e la sopravvivenza. Com'è nato questo romanzo, e in che modo temi come la pandemia e l'ambiente desertico si intrecciano con i tuoi interessi narrativi?
[EG]: “Il deserto degli striati” nasce circa quindici anni fa, in forma di racconto. Si intitolava “Carne morta”, una storia ispirata soprattutto dal cinema di Romero, a cui sono rimasto affezionato negli anni, tanto da ampliarla pian piano. Nikolaus e Isabel, i protagonisti, non volevano uscire dalla mia testa. Così il racconto è cresciuto fino a distaccarsi da ciò che era in origine e a diventare un vero e proprio romanzo. L’ho finito durante il lockdown da Covid-19. Ero in cassa integrazione e avevo, come tutti, molto tempo libero senza poter uscire di casa e la necessità di evadere dall’orrore di ciò che stava succedendo. Così mi sono messo a scrivere di una pandemia durante una pandemia. Finito il lockdown, ho tenuto il romanzo nel cassetto, finché non ho incontrato Alessandro Manzetti: un punto di svolta nella mia carriera di scrittore. Chi meglio di Alessandro avrebbe potuto dirmi se la storia che avevo scritto valeva qualcosa? Bè, a quanto pare valeva così tanto da meritare la pubblicazione con Independent Legions Publishing! La pandemia e il deserto sono degli sfondi, in realtà: a contare davvero sono le vicende umane dei protagonisti, che cercano disperatamente di sopravvivere in un mondo devastato, dove deflagra l’incontro-scontro tra umani e striati. Questo romanzo è un esempio perfetto di come mi piaccia mescolare i generi: dall’orrore alla fantascienza, dall’avventura on the road al pulp, dal soprannaturale alla storia d’amore maledetta. Il tutto senza rinunciare a trattare, tra le righe, temi importanti, che mi stanno molto a cuore e da cui credo che uno scrittore che vuole fare seriamente il suo mestiere non possa prescindere, oggi. Due su tutti: il confronto con il diverso e la tutela dell’ambiente.
[ABISSO]: Hai ottenuto la vittoria nell’edizione 60 del NeroPremio con un racconto poi pubblicato in "Figlio del tuono. Storie dal NeroPremio". Cosa ha rappresentato per te questo riconoscimento, e in che modo ha influenzato la tua carriera come scrittore di horror e fantastico?
[EG]: “Figlio del tuono” è contenuto anche nella raccolta “Notturno Italico”. L’ho scritto di getto, una specie di divertissement. Mi hanno fatto notare che funzionava bene, che era potente. Così ho deciso di mandarlo al NeroPremio, che conoscevo di fama per essere tra i più importanti in Italia dedicati al genere, ma al quale non avevo mai partecipato prima. Quando mi è arrivata l’email in cui Alessio Valsecchi mi comunicava che avevo vinto, con il plauso di membri della giuria del calibro di Luigi Musolino e Livio Gambarini (che ci ha tenuto a farmi i complimenti personalmente, grazie Livio!), ho pensato a uno scherzo. Invece era tutto vero. Un riconoscimento che mi ha riempito di orgoglio e mi ha permesso di acquisire credibilità nell’ambiente del fantastico italiano, divenendo anche membro della giuria del premio. Insomma, ho cominciato a capire che avevo le carte in regola per fare davvero sul serio!
[ABISSO]: Nella raccolta Horror Movies '70-'80, il tuo racconto "Nebbia" omaggia un'epoca d'oro per il cinema horror. Che rapporto hai con il cinema di genere, e quanto il cinema ispira la tua scrittura?
[EG]: “Nebbia” è un sequel di “The Fog” di John Carpenter, una pellicola che ho amato moltissimo. Quando Alessandro Balestra di Scheletri.com mi ha chiesto di scrivere un racconto per una raccolta dedicata ai film horror anni ’70 e ’80, l’ho opzionato immediatamente. In quel periodo, però, faticavo a trovare idee e a mettermi a scrivere, così ho pensato di proporre una stesura a quattro mani della storia, coinvolgendo Alessandro Cellamare, esperto di cinema e scrittore vincitore anche lui del NeroPremio. Alessandro è una fucina di trovate interessanti: ci siamo trovati in un pub davanti a qualche birra a tirar fuori un abbozzo di trama fino a notte fonda. E poi giù a scrivere. Ho scoperto che lavorare a quattro mani su un testo era quello di cui avevo bisogno per tornare a creare storie. L’amica scrittrice Laura Scaramozzino ha aiutato me e Alessandro a risolvere un nodo importante della trama e alla fine siamo usciti con un racconto lungo, che mi dicono funzionare molto bene e richiamare l’atmosfera di quei film meravigliosi, a volte fatti con poco, ma più suggestivi che mai. Quanto il cinema ispiri la mia scrittura non saprei dire, ma tutte le storie di cui fruisco, in qualsiasi formato, vanno senza dubbio ad arricchire il mio immaginario e a fornire spunti narrativi. Ad esempio, mi hanno detto che “Il deserto degli striati” ricorda “Mad Max” e questo non può che farmi piacere.
[ABISSO]: La tua partecipazione a "Per chi è la notte. Storie dal NeroPremio" ti ha dato l’opportunità di confrontarti con altri autori di genere. Che cosa hai imparato da questa esperienza? Ha avuto qualche effetto sul tuo stile o approccio alla scrittura?
[EG]: Confrontarsi con altri autori è fondamentale e sono sempre molto felice di farlo, anche perché, fino a quando non ho pubblicato “Il cerchio di pietre”, pensavo di essere l’unico a dedicarmi al fantastico e tinte oscure in Italia. Ho scoperto invece negli ultimi anni che ci sono tanti scrittori validissimi, che si cimentano nel genere con risultati strabilianti, a livello qualitativo. Sapere di avere ottimi colleghi, collaborarci, se possibile, è una gioia, ti fa sentire parte di qualcosa di più grande. Un gruppo, un movimento in crescita, che non aspetta altro che di farsi conoscere da un pubblico più vasto possibile, che ancora, purtroppo, guarda con sospetto al fantastico e in particolare a quello scritto da italiani, ma che si ricrederà, ne sono certo. Per quanto mi riguarda, il mio approccio alla scrittura ne è uscito migliorato: ho smesso di sentirmi solo e ho capito che, tra noi scrittori del fantastico, se vince uno, vinciamo tutti. In che senso? Non provo la minima invidia, se un lettore apprezza l’opera di un collega, anzi, ne sono strafelice. Perché quel lettore cercherà altri libri di fantastico italiano, altri autori. Magari leggerà i miei romanzi, magari quelli di qualche altro scrittore di talento. Ed è comunque perfetto! Io stesso non mi faccio il minimo problema a recensire i colleghi, a suggerire le loro opere sui social, a parlarne agli amici, a fare loro pubblicità. È meraviglioso questo sentirsi parte di una comunità, di una corrente di pensiero. Sono convinto che un domani guarderanno a noi come a dei pionieri, come quelli che hanno portato il fantastico italiano su un altro livello, dalla nicchia al mainstream. Non vedo l’ora!
[ABISSO]: Come promuovi i tuoi libri e quali strategie consigli agli autori emergenti per raggiungere un pubblico più ampio? Ci sono attività specifiche o piattaforme che hai trovato particolarmente efficaci?
[EG]: Promuovo i miei libri attraverso i social, come tutti. Trovo che sia uno dei pochi modi fruttuosi di utilizzarli. Ho un rapporto conflittuale con Facebook e affini, ma riconosco che, in mezzo a tanto ciarpame, danno la preziosa possibilità di conoscere persone con interessi affini e di avere una bella vetrina in cui presentare se stessi e la propria produzione letteraria. Senza i social, sarebbe stato molto più difficile entrare a far parte di quella comunità del fantastico di cui parlavo prima e raggiungere i lettori. Il primo consiglio che mi sento di dare agli emergenti è di fare squadra con altri autori e appassionati del settore, collaborare, condividere, e non perdersi in inutili polemiche, che servono solo a dare un attimo di visibilità a chi le alimenta, ma alla fin fine danneggiano tutti. Il senso dei social dovrebbe essere proprio la condivisione, il passaparola, il sostegno reciproco… nel caso specifico, con lo scopo più alto di diffondere il fantastico, di farlo conoscere a tutti, soprattutto a quelli che ancora lo guardano con sospetto, oltre e forse ancora prima di promuovere le proprie opere. D’altra parte, come pensate che qualcuno vi leggerà, se siete i primi a non leggere gli altri autori italiani di genere? Come potete sperare di ottenere condivisioni e recensioni, se non condividete e recensite voi per primi? E poi ci sono i gruppi dedicati alla lettura a cui partecipare, le pagine delle realtà editoriali di genere più interessanti da seguire attivamente, la possibilità di fare promozioni mirate a un certo tipo di pubblico tramite un profilo business, i blog letterari e i book influencer a sottoporre le proprie opere per delle recensioni oneste e spassionate, i concorsi letterari a cui partecipare per valutare le proprie capacità e magari farsi notare… Insomma, opportunità ce ne sono davvero tante, ma da soli non si va da nessuna parte.
[ABISSO]: Come membro della giuria del concorso NeroPremio, che consiglio daresti a chi vuole partecipare e distinguersi con una storia horror o fantastica? Che qualità cerchi nei racconti in gara?
[EG]: Adoro far parte della giuria del NeroPremio, perché mi dà la possibilità di leggere praticamente ogni mese alcuni racconti inediti, scoprire nuovi talenti, allacciare quelle che a volte diventano vere e proprie amicizie e danno origine a collaborazioni, come quella con Alessandro Cellamare per il racconto “Nebbia”. Ciò che cerco è un racconto scritto in una forma corretta (sembra banale, ma, se non padroneggiate la lingua italiana, non potete pensare di fare gli scrittori, anche se avete le idee più interessanti del mondo), che sia il più possibile originale nel contenuto, distinguendosi da altre centinaia di storie più o meno tutte uguali, che mi diverta e mi sorprenda mentre lo leggo e che mi resti in testa dopo che ho finito di leggerlo. Difficile? Forse. Impossibile? Niente affatto, in ogni edizione del NeroPremio almeno uno o due racconti notevoli saltano fuori.
[ABISSO]: Hai una carriera variegata, dai romanzi alle raccolte di racconti fino al ruolo di giurato... Qual è la parte più stimolante per te, e come riesci a integrare questi diversi ruoli nella tua identità di scrittore?
[EG]: Tutti questi aspetti sono interessanti. L’unica parte del mestiere dello scrittore che faccio con scarso piacere è l’attività di promozione. In un mondo ideale, un autore scrive ed è compito della casa editrice far sì che il suo lavoro arrivi al pubblico. Ma oggi le cose stanno molto diversamente e, se si vogliono avere dei lettori, bisogna inevitabilmente destreggiarsi col marketing. A parte questo “lavoro sporco” e il fatto che in Italia vivere di scrittura è un sogno per pochissimi, il resto è meraviglioso. Scrivere è meraviglioso. Pensateci: create mondi e gli esseri (umani e non) che li popolano, ci fate accadere quel che volete e poi proiettate le vostre visioni nelle menti dei lettori, dove assumono vita propria. Siete in grado di suscitare emozioni e creare ricordi utilizzando l’alfabeto: semplici caratteri, parole, frasi, che diventano qualcosa di molto più grande, di maestoso, a volte. In sostanza, la vostra è pura magia. Se siete scrittori in gamba, siete maghi. E cosa c’è di più bello che portare un po’ di magia nella vita delle persone? Niente, io credo.
[ABISSO]: Quali altri progetti stai sviluppando al momento?
[EG]: Ho alcuni lavori nel cassetto che potrebbero decidere di saltare fuori da un momento all’altro. E poi un lungo romanzo fantasy, che forse meriterebbe di essere revisionato e di trovare una degna conclusione o forse no. E uno per ragazzi, a cui torno spesso con la fantasia e che magari prima o poi mi deciderò a completare. Non so se continuerò col self publishing o cercherò altri editori. Al momento so soltanto che voglio scrivere le mie storie in libertà e raggiungere quanti più lettori possibile. L’ho detto: l’unica cosa che mi interessi, in definitiva, è essere letto.
[ABISSO]: Grazie, Enrico, per il tempo che ci hai dedicato. Ai lettori di ABISSO, non resta che consigliarvi di lasciarvi trasportare nel mondo affascinante e oscuro di "Notturno Italico e altre storie", un viaggio intenso tra sogno e incubo, capace di emozionare e stupire anche i lettori più esigenti. Buona lettura!
🧙 Novità fantasy, fairy, young adult
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Le più recenti pubblicazioni in ambito fantasy, fairy e young adult. Soprattutto romanzi ma anche raccolte di racconti.
Questo mese fra discussioni e caroselli sui social ho trovato due contributi da segnalare. Il primo riguarda le leggende delle streghe di Grado, le Varvuole, streghe del mare, illustrate su Instagram da @racconti_impolverati.
L’altro post su Instagram invece, proposto da @il_fisiologo, si ampia più in generare al mito e, in particolare, ci parla di spade leggendarie.
📕 Le ninfe del lago lucente
di Roberto Fontana - A.Car. (16 ottobre 2024)
Giovane guida che lavora sul Lago Maggiore, Ginevra è una ragazza piena di interessi ed entusiasmo, appassionata di archeologia e misteri e che da poco ha, forse, trovato l’amore. Ciò che non sa è che il territorio tra il lago, l’Insubria e la Valcuvia dove vive custodisce non solo la sua esistenza attuale ma anche antiche avventure vissute da uomini e donne di varie epoche con cui lei da sempre e ancora oggi sta incrociando il suo destino.
Ora che è in arrivo Litha, la festa celtica di mezz’estate, il sottile velo tra varie vite si sta assottigliando e Ginevra dovrà fare i conti non solo con il presente ma anche con il passato. Approfondisci
📕 Il trono dei caduti
di Kerri Maniscalco - Mondadori (22 ottobre 2024)
Il malvagio principe Invidia viene coinvolto in un gioco mortale e nulla e nessuno può mettersi tra lui e il suo desiderio di vittoria. Tuttavia ciò che Invidia non ha previsto è l’arrivo della talentuosa pittrice Camilla Antonius, che suo malgrado è finita per essere ricattata da Lord Phillip Vexley.
La donna dovrà stringere un accordo con Invidia, ma questo loro patto li porterà in un luogo davvero oscuro: il mondo sotterraneo, tra demoni e vampiri, dove il rischio più grande e pericoloso è comunque quello di innamorarsi. Approfondisci
📕 Juniper & Thorn. Ginepro e Spina
di Ava Reid - Tea (23 ottobre 2024)
Nella città di Oblya la magia sta per essere del tutto soppiantata dall’industria e, ormai, le streghe come Marlinchen e le sue sorelle sono diventate solo un’attrazione per turisti.
Rinchiuse nella loro fatiscente casa dal padre, uno stregone dispotico e che odia tutti, una notte le ragazze riescono a fuggire e ad andare alla scoperta delle attività notturne della città, fino ad arrivare al nuovo teatro del balletto. Qui Marlinchen incontra un danzatore che le cattura il cuore ma, mentre i loro incontri segreti diventano sempre più intensi, un antico potere potrebbe tornare a sconvolgere l’intera città. Approfondisci
📕 Reckless. Tradimento e rivolta
di Lauren Roberts - Newton Compton Editori (29 ottobre 2024)
Sarà pure un’Ordinaria, ma la sua vita è molto movimentata: Paedyn Gray è sopravvissuta al terribile Torneo di Epurazione e ha assassinato il re, sobillando la Resistenza. Ora è in fuga da Kai, il principe di cui è stata innamorata un tempo, che dopo aver giurato fedeltà al fratello divenuto il nuovo re le ha indirizzato una caccia spietata.
Paedyn dovrà cercare di sopravvivere al suo inseguimento, in cui il rischio più grande è forse proprio quello di cadere di nuovo fra le braccia del nemico. Approfondisci
📕 When the Moon Hatched. La ballata della luna infranta
di Sarah A. Parker - Il Castoro (29 ottobre 2024)
Giovane assassina, Raeve deve uccidere e non farsi prendere, seguendo gli ordini che ha ricevuto. La sua prossima vittima è Tarek, che dovrà far fuori in modo doloroso, ma le cose vanno storte ed è lei a essere catturata. A metterla nel sacco è il terribile cacciatore di taglie Rekk Zhatos, che la tortura e la destina a essere sacrificata ai draghi.
Kaan cerca il modo di alleviare il dolore senza fine che incendia la sua anima e all’improvviso la ricerca lo porta faccia a faccia con qualcuno che è incatenato. Il loro incontro farà riemergere i ricordi ancora potenti di una vita passata. Approfondisci
📕 Sussurri - I fantasmi di Ca’Ligo
di Elisa Cappelli - Delos Digital (12 novembre 2024)
Morgan, un giovane fantasma romantico, crede che l’amore eterno sia possibile solo nella morte e cerca la sua anima gemella. Agatha, una diciassettenne sudafricana trasferitasi in Italia, lotta con il senso di solitudine e il timore di non integrarsi. Un giorno, passando attraverso Morgan per caso, Agatha prova un’inspiegabile pienezza, mentre lui avverte una vitalità che non sentiva da tempo.
Convinto che Agatha sia la sua metà, Morgan la guida verso Ca’Ligo, la villa infestata dove visse, per tentare di conquistarla prima che l’Oltre lo reclami. Ma Ca’Ligo è popolata da spiriti irrequieti, ognuno con il proprio scopo. Approfondisci
👨🚀 Novità fantascienza e dintorni
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📕 L’ultimo omicidio alla fine del mondo
di Stuart Turton (Autore) – Neri Pozza (22 ottobre 2024)
Un thriller distopico ad ambientazione post apocalittica. Il mondo è stato distrutto da una fitta nebbia che ha sterminato qualunque forma di vita, eccetto che sull’isola, popolata da centoventidue persone e protetta da tre scienziati.
Ma, un giorno, la scienziata più anziana viene uccisa, innescando l’abbassamento del sistema di sicurezza intorno all’isola, l’unica cosa che teneva a bada la nebbia. Il guasto ha cancellato la memoria di tutti gli abitanti, l’assassino compreso. Se il caso non verrà risolto entro 107 ore, la nebbia soffocherà l’intera isola. Approfondisci
📕 Oceano rosso. Il passato del nostro passato/Il nostro futuro. Vol. 2
di Song Han – ADD Editore (18 ottobre 2024)
Secondo volume della saga “Oceano Rosso”. I Terriani, ormai sull’orlo dell’estinzione, scelgono di alterarsi geneticamente per colonizzare l’ecosistema più vasto del pianeta: l’oceano. Ma la nuova specie degli acquatici e le altre comunità che abitano la terra rifiutano il proprio destino e lo combattono. A prescindere dal nemico, la lotta in scena è l’umanità contro sé stessa, incapace di imparare dalla storia.
La saga si chiude con una lettura ucronica in cui l’esploratore cinese del Quattrocento, Zheng He, “scopre” l’Europa. Nell’inquietante incontro fra Cina e Occidente, dove presente e passato si confondono, il futuro si svelerà come un feroce ritorno alle origini. Approfondisci
📕 Dimenticami trovami sognami
di Andrea Viscusi – Zona 42 (16 ottobre 2024)
Nuova edizione con un racconto inedito dell’autore. Selezionato per un progetto speciale dell’ESA, Dorian capisce presto che la sua non sarà una missione ordinaria. Al suo ritorno, dodici anni dopo, deve affrontare il mondo che si è lasciato alle spalle e i lati oscuri del Progetto a cui ha preso parte. C’è qualcosa prende possesso dei suoi sogni, una forza sconosciuta che Dorian dovrà imparare a conoscere e controllare, prima di esserne sopraffatto.
Una storia con personaggi enigmatici, strane teorie che affondano le radici nell’origine dell’Universo. Esiste un meccanismo anomalo, un bug cosmico, che permette di riscrivere la realtà e che una volta appreso conferisce un potere immenso. Ma è possibile sfruttarlo per i propri scopi? O il processo, una volta innescato, sfuggirà a ogni tentativo di controllo? Approfondisci
📕 L’altro inizio
di Margaret Atwood – TEA (4 ottobre 2024)
Ultimo volume della “Trilogia dell’Adamo Pazzo”. Sulla Terra sono pochi i sopravvissuti al Diluvio Senz’Acqua, il flagello scatenato dall’azione dell’uomo, illuso di poter controllare la propria esistenza abusando della scienza. I pochi umani scampati, accompagnati dai Craker, la specie pacifica creata in laboratorio, tentano di riprendere la propria vita nel villaggio-rifugio.
Ma la convivenza di questi mondi, l’umano e il transgenico, si regge su un equilibrio precario, che rischia di spezzarsi sotto il peso di terribili minacce di morte che continuano a giungere dall’esterno. Toby, ex Giardiniera di Dio, tenta di mediare tra le parti e ritrovare Adamo 1, fondatore della religione dei Giardinieri. Sarà mai possibile una rinascita? Approfondisci
📕 Ascensione
di Martin MacInnes – SUR (9 ottobre 2024)
Leigh è una giovane biologa marina olandese che viene reclutata per una spedizione in una misteriosa, profondissima fossa oceanica. Gli esiti della spedizione sembrano fornire nuovi indizi sull’origine della vita sulla Terra, e la condurranno prima in una base di ricerca nel deserto della California e infine in un viaggio in astronave oltre i confini della nostra galassia.
Che cosa ci rende davvero umani: i quotidiani legami affettivi con i nostri simili, oppure l’insopprimibile desiderio di esplorare l’universo? Approfondisci
📕 I figli di Nibiru
di Paolo Paganelli - Youcanprint (30 ottobre 2024)
Nel 2021, Claiton, un viaggiatore del tempo dal XXXI secolo, giunge con un terribile avvertimento: una guerra nucleare imminente e il piano degli Anunnaki, una razza aliena, per dominare la Terra. Fabrizio e Camilla, due scienziati bergamaschi, si ritrovano coinvolti in un’avventura straordinaria, tra segreti antichi, tecnologie futuristiche e rivelazioni sull’origine dell’umanità. Mentre cercano di sventare la catastrofe, devono affrontare sfide che mettono in gioco il destino del pianeta.
Una corsa contro il tempo dove scienza e spiritualità si intrecciano per cambiare il futuro dell’umanità. Approfondisci
💀 Novità noir, thriller e crime
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📕 Il matrimonio
di Jason Rekulak - Giunti Editore (6 novembre 2024)
Maggie sta per sposare Aidan Gardner, l’uomo perfetto: un artista talentuoso e rampollo di una potente famiglia. Manca solo la riconciliazione con suo padre Frank, che non vede da tre anni. Determinato a non rovinare tutto, Frank si sforza di recuperare il rapporto con la figlia, nonostante il lavoro incessante e l’opulenza che circonda Maggie. Ma segreti inquietanti emergono: Aidan è sospettato della scomparsa di una ragazza, e Maggie potrebbe essere sull’orlo di un terribile errore. Durante un fine settimana cruciale, padre e figlia affrontano verità pericolose che potrebbero cambiare le loro vite per sempre. Approfondisci
📕 Un intruso in famiglia
di Monika Kim - Piemme (5 novembre 2024)
La vita di Ji-won è sconvolta: il padre se n’è andato, la sorella è in crisi e un invadente patrigno dagli occhi azzurri si è trasferito in casa. Ossessionata dagli occhi, che compaiono nei suoi sogni e nelle tradizioni culinarie coreane legate alla fortuna, Ji-won cede alla rabbia scatenando una serie di eventi inquietanti. Mentre il confine tra realtà e incubo si dissolve, la situazione prende una piega terrificante. Una storia carica di tensione e mistero, che trascina il lettore in un vortice di emozioni fino al sorprendente finale. Approfondisci
📕 La torre d'avorio
di Paola Barbato - Neri Pozza (29 ottobre 2024)
Mara Paladini cerca di rifarsi una vita dopo una condanna per tentato omicidio, dovuto alla sindrome di Münchhausen per procura. Isolata in una casa piena di memorie e scatoloni, tenta di seppellire il passato legato al nome Mariele Pirovano, che le ricorda chi era. Ma quando una macchia d’umidità la porta a visitare il vicino, scopre il suo corpo avvelenato. Mara riconosce i segni, quelli usati da Mariele per ferire la sua famiglia. Capisce che il passato è tornato per tormentarla: deve fuggire sia da chi la accusa sia da chi trama per incastrarla. Approfondisci
📕 Il becchino e la ragazza
di Oliver Pötzsch - SEM (29 ottobre 2024)
Vienna, 1894. L’ispettore Leopold von Herzfeldt indaga su un caso inquietante: un professore di egittologia viene trovato morto in un sarcofago al Kunsthistorisches Museum, mummificato di recente secondo antichi riti. Con l’aiuto del colto becchino Augustin Rothmayer, Leopold esclude una maledizione e si concentra sull’omicidio. Nel frattempo, Vienna è scossa da una serie di brutali delitti: giovani assassinati in modo orribile e un guardiano dello zoo ritrovato morto. Leopold e Rothmayer sospettano che tutti i crimini siano opera di un’unica mente perversa, ma presto si rendono conto che anche loro sono in grave pericolo. Approfondisci
📕 Il traditore
di Tom Wood - Time Crime (25 ottobre 2024)
Victor viene arrestato per un omicidio che non ha commesso e decide di fuggire, consapevole che la sua unica via d'uscita è scoprire chi lo ha incastrato. All'interno del carcere, i suoi compagni si accorgono presto che non è lui ad essere prigioniero, ma sono loro a trovarsi rinchiusi con il più pericoloso dei criminali. Mentre Victor cerca il traditore che lo ha incriminato, si sviluppa un intreccio di bugie e tradimenti, in un thriller ad alta tensione con un assassino professionista accusato ingiustamente. Approfondisci
📕 Resolution
di Irvine Welsh - Guanda (22 ottobre 2024)
Ray Lennox, ex detective, ha cercato di rifarsi una vita a Brighton, lontano dai suoi demoni passati. Ma l'incontro con Mathew Cardingworth, un ricco industriale, riaccende in lui ricordi dolorosi legati a un'aggressione subita da ragazzino. Lennox è convinto che Cardingworth sia uno dei suoi aggressori e inizia a indagare, scoprendo che l'uomo ha un oscuro legame con la scomparsa di alcuni ragazzi negli anni '80 e '90. Mentre l'odio e la vendetta lo consumano, Lennox è pronto a tutto per fare giustizia, anche a costo di perdere se stesso. Approfondisci
📕 Medical detective. 15 indagini mediche
di Jonathan A. Edlow - Aboca Edizioni (8 novembre 2024)
Questa raccolta di quindici storie vere trasforma i medici in detective e gli epidemiologi in investigatori, affrontando casi clinici complessi e avvincenti. Quando il "killer" è dentro il corpo e i sintomi sfuggono agli esami diagnostici, la suspense si intensifica. Ogni storia, raccontata da un medico e professore di Harvard, rivela misteri medici in cui dettagli apparentemente insignificanti portano a scoperte straordinarie. Dalle tossine batteriche che trasformano una cena in tragedia, ai farmaci che aggravano la malattia, il libro offre un’affascinante esplorazione del rapporto tra l’uomo e le invisibili minacce che lo circondano. Approfondisci
🔴 Intervista a Cristina Brondoni
Cristina Brondoni è una giornalista, criminologa e scrittrice nata e residente a Milano. Con una formazione in lettere e criminologia applicata e un master in criminologia forense, Cristina ha costruito una carriera che intreccia divulgazione giornalistica e consulenze criminologiche.
Collabora da tempo con il settimanale Giallo, dove racconta le storie di serial killer celebri e meno noti, e ha firmato diversi saggi, tra cui il recente "Gli angeli della morte. Serial killer in corsia" edito da Mursia (2024), un’inquietante indagine sugli omicidi nei contesti sanitari.
Tra i suoi romanzi, tutti pubblicati con Clown Bianco Edizioni, "L’inferno degli eletti" (2022) ha ricevuto la menzione speciale al Premio Giorgio Scerbanenco 2023.
Autrice di podcast e docente in criminologia, Cristina unisce nel suo lavoro l’analisi scientifica alla capacità narrativa, contribuendo a diffondere una maggiore comprensione del crimine e delle sue dinamiche. La rivista Forbes l’ha inserita tra le 100 donne di successo del 2023.
[ABISSO]: "Gli angeli della morte" tratta di casi inquietanti di omicidi in corsia. Come hai scelto i profili e i casi da analizzare nel saggio, e quali di questi ti hanno colpita di più a livello emotivo e professionale?
[Cristina Brondoni]: Ho iniziato a occuparmi degli angeli della morte mentre cercavo, anni fa, materiale per il saggio “Il soccorritore sulla scena del crimine”. Mi sono accorta che gli articoli su casi di serial killer che si muovevano in ambito sanitario erano un discreto numero. Così ho deciso di approfondire. Nel saggio ho deciso di inserire i casi certificati, cioè quelli che sono arrivati fino ai tribunali. Sono rimasta piuttosto colpita dai casi scandinavi e giapponesi: di solito le cronache raccontano di luoghi apparentemente sicuri, calmi, tranquilli. Non mi aspettavo di trovare una tale rappresentanza di angeli della morte e invece…
[ABISSO]: In "Gli angeli della morte" racconti come alcuni serial killer in corsia riescano a passare inosservati per anni. Quali lacune nel sistema sanitario e nella giustizia li favoriscono? Cosa ritieni si potrebbe fare per arginarle?
[CB]: I serial killer angeli della morte passano inosservati perché usano gli strumenti di lavoro per uccidere. E uccidono dove lavorano. Sono medici, infermieri e infermiere che approfittano della loro professione per scegliere, tra i degenti, le loro vittime. Per questo è difficile che qualcuno si insospettisca: non stupisce che un’infermiera cambi una flebo o faccia un’iniezione a un paziente. Quando i pazienti iniziano a morire con una certa allarmante frequenza, magari perché il farmaco era in sovradosaggio o, al suo posto, è stato iniettato disinfettante per pavimenti, i primi ad accorgersene sono i colleghi. Ma spesso pensano a tragiche coincidenze. Quando però la situazione peggiora, la direzione viene avvisata. In qualche caso accade che, per evitare scandali, si preferisca allontanare il presunto angelo della morte invece di fermarlo. Anche perché i parenti delle vittime non si conoscono tra di loro e non possono collegare la morte del loro congiunto ad altre. L’unica cosa che si può fare per arginare gli angeli della morte è prendere coscienza che esistono e, se si hanno dei dubbi, approfondire. E, nel caso, denunciare.
[ABISSO]: Nel saggio descrivi una metodologia quasi scientifica di questi omicidi: quanto è difficile, per chi indaga, smascherare questi crimini rispetto ad altri tipi di omicidio?
[CB]: La difficoltà di queste indagini sta nel fatto che le morti vengono indagate a distanza di tempo: quando un angelo della morte viene scoperto si va a ritroso per capire quanti e quali morti siano da imputare a lui o a lei. Alcuni farmaci non lasciano tracce o erano prescritti e non è facile stabilire se ci sia stato o meno un sovradosaggio. In altri casi i corpi sono stati cremati.
[ABISSO]: Nel tuo saggio descrivi gli “angeli della morte” come figure insospettabili, spesso rispettate nei loro ambienti di lavoro. Quanto è difficile per le persone attorno a loro accettare la loro colpevolezza e quali meccanismi psicologici entrano in gioco?
[CB]: In quasi tutti i casi gli angeli della morte erano ritenuti un po’ “strani”, magari perché sfuggenti o anche solo perché sempre di turno mentre i pazienti morivano. Imputare tutto a una grandissima sfortuna può andare bene per le prime due volte. Scegliere di continuare a credere a una tremenda sfortuna significa, dal mio punto di vista, girarsi dall’altra parte. Talvolta è necessario esporsi: i pazienti, potenziali vittime, sono la parte debole e vanno protetti. Sempre.
[ABISSO]: Hai trattato casi italiani e internazionali, confrontando modalità operative e profili psicologici di questi killer. Ci sono tratti o modalità ricorrenti che hai riscontrato nei vari paesi? E invece particolarità specifiche?
[CB]: Direi che quello che salta all’occhio, ovunque, è che gli angeli della morte sono sia uomini che donne. Ed è un dato peculiare in ambito criminologico. Gli assassini sia seriali che non seriali sono per il 90% uomini. Gli angeli della morte sono per il 50% femmine e per il 50% maschi. Il modus operandi è più o meno simile a tutte le latitudini e anche i profili sono sovrapponibili. Così come il numero di vittime e le modalità con cui vengono smascherati.
[ABISSO]: Quanto è stato complesso bilanciare l’aspetto giornalistico con quello criminologico, e quale messaggio speri che il pubblico possa trarre dalla lettura di "Gli angeli della morte"?
[CB]: Sono partita dagli articoli apparsi sulla stampa facendo, inizialmente, una ricerca in cinque lingue (italiano, inglese, francese, svedese, russo), poi ho chiesto aiuto per estendere le ricerche in altre lingue, fino al giapponese e all’arabo. In alcuni casi c’era molto materiale, in altri, pochissimo. Per ogni caso ho cercato poi le sentenze così da avere un quadro dettagliato della situazione. Ho cercato interviste e video. Facendo fact-checking ho escluso tutti i casi che risultavano dubbi, senza fonti attendibili o con informazioni frammentarie o contraddittorie. Ho scritto un saggio divulgativo con l’intento di informare, di raccontare che esistono anche gli angeli della morte.
[ABISSO]: Crimine e morte ti accompagnano anche nella veste di scrittrice di narrativa. Nel tuo romanzo "L'inferno degli eletti", l’ispettore Enea Cristofori entra a contatto con una setta, infiltrandosi al suo interno per investigare. Cosa ti ha spinta a scrivere su questo tema e come ti sei preparata per raccontare una realtà tanto complessa come quella delle sette?
[CB]: Tutto quello che è estremo, come l’omicidio, mi interessa. Le sette sono uno dei tanti estremi, in questo caso quello della condivisione, del fare comunità, famiglia, della necessità di trovare risposte. Santone, santoni, guru, curanderos tendono a offrire risposte semplici a temi complessi e, come contropartita, pretendono dagli adepti e dalle adepte un’attenzione esclusiva. Chi entra in una setta viene strappato al mondo, alla società e alla socialità. Anni fa ho tenuto una conferenza sulle sette e l’ente organizzatore ha dovuto riproporla perché sono venute talmente tante persone che non ci stavano tutte alla prima edizione. Erano famigliari e amici di gente entrata in una setta che cercavano di capire, di sapere, di conoscere qualcosa in più per riavere indietro i loro cari. Chi entra in una setta subisce, come primo step, il love bombing: un vero e proprio bombardamento di attenzioni ossessive che, spesso, viene scambiato erroneamente per affetto, cura, addirittura amore. Sono entrata, senza poi starci, in una delle sette che prosperano in Italia. Dopo il love bombing arrivano le richieste economiche o di tempo. Moltissimo tempo: la setta è totalizzante. E tende a fare in modo che il nuovo adepto tagli, tronchi, recida ogni contatto così da isolarlo dal mondo esterno. Per questo ho pensato che fosse un tema di interesse sociale che avrebbe funzionato per un romanzo. E dato che la setta racconta di rapporti totalizzanti e, spesso, molto spesso, violenti, ho fatto un parallelismo, sempre nel romanzo, con la violenza domestica che ingabbia, isola. Uccide.
[ABISSO]: L’ispettore Cristofori si ritrova sospeso e alle prese con traumi irrisolti. Cosa ti ha spinto a esplorare un protagonista così vulnerabile e tormentato?
[CB]: Anni fa, una sera, ero con un amico carissimo, stavamo parlando mentre stavo preparando un paio di tramezzini e, all’improvviso, senza che fossimo sull’argomento, lui ha detto “mio cugino mi ha violentato per anni”. L’ha detto così. Stavo avvicinandomi al tavolino per appoggiare i tramezzini e sono rimasta immobile qualche secondo. Ci siamo fissati. Come quando va in frantumi qualcosa e puoi solo raccogliere i pezzi. Abbiamo mangiato e lui ha proseguito dicendo che era la prima volta che lo diceva a voce alta, che era la prima volta che lo raccontava. La parte peggiore è stata quando ha detto che, da bambino di sei o sette anni, lo aveva raccontato alla madre, e giorni dopo suo padre gli aveva intimato di tacere, di non dire sciocchezze che il cugino era figlio dello zio più ricco e più anziano. Una tragedia nella tragedia. E ce ne sono tante, tantissime. Ho pensato di raccontare una storia come tante e quando ho iniziato a scrivere di Enea il personaggio ha preso il sopravvento e si è praticamente scritto da solo. L’amico che mi aveva raccontato la storia l’ha letta e ha detto che sì, andava raccontata.
[ABISSO]: "L'inferno degli eletti" è ambientato in una Milano ricca di contrasti. Quali aspetti della Milano che vivi ogni giorno hai portato nel romanzo? Quanto influisce questa cornice sulla tensione narrativa?
[CB]: Milano è la mia città, ci sono nata e cresciuta. La vivo ogni giorno ed è stato naturale scriverne. Milano sa essere accogliente e matrigna allo stesso tempo: è la città della moda e del lusso, dei quartieri che sembrano ancora paesi, dei disperati che dormono sulle grate della metro, degli studenti e dei loro sogni, di chi arriva e viene inghiottito dalla velocità. E di noi, milanesi imbruttiti (per prendere in prestito un modo di dire e di essere), che sorridiamo un po’ di tutto e che nonostante le critiche di chi parla senza conoscere la città accogliamo tutti. Nei libri ho messo quello che è Milano, come il traffico, così odiato che altro non è che la città che vive. La gente che corre. I locali, i tram fino a tarda ora, la pioggia che rende scivoloso il pavé, il sole che si riflette nei grattaceli. E le strade di campagna piene di fiori e campi di granoturco poco distanti.
[ABISSO]: "L'inferno degli eletti" ha ricevuto la menzione speciale al Premio Giorgio Scerbanenco 2023. Come hai accolto questo riconoscimento e che valore ha per te in quanto scrittrice?
[CB]: Ancora non ci credo. Ho scritto solo tre romanzi. E non mi aspettavo un riconoscimento così grande. Così importante. Sono grata alla giuria e ai lettori.
[ABISSO]: Cosa ti spinge a raccontare storie di crimine e serial killer reali per la rivista "Giallo"? Quale pensi sia il valore del giornalismo true crime per la società?
[CB]: Il giornalismo true crime ha radici piuttosto profonde e antiche. Il crimine, anche se sembra strano, è uno dei collanti della società. Il crimine, dato che è una frattura della normalità, rende le società coese. Giallo, grazie alla direzione di Albina Perri, è un settimanale che riporta i fatti. Sono fatti crime, ovvio, brutti. Ma con l’obiettivo di raccontare la genesi del crimine affinché chi si trova in situazioni simili possa riconoscere in anticipo, o comunque per tempo, i segnali che potrebbero portare al punto di non ritorno.
[ABISSO]: Tra i vari articoli che hai scritto per "Giallo", ce n’è qualcuno che ha avuto un impatto particolare su di te? Hai trovato una storia particolarmente difficile da raccontare?
[CB]: Le storie d’amore che si trasformano in gelosia che diventa rancore per terminare in tragedia sono difficili da raccontare. Talvolta mi soffermo a pensare cosa scrivere, e come scriverlo al meglio, per fare in modo che la vittima abbia voce. Che la sua storia possa servire a chi legge per sentirsi meno sola o meno solo. Per chiedere aiuto. Giorni fa ho intervistato un’amica a cui voglio bene: la sua amica è stata ammazzata dal marito, ora condannato in primo grado. Insieme attenderemo fino al terzo grado di giudizio. Estraniarsi e continuare a essere giornalista non è sempre facile.
[ABISSO]: Data la tua esperienza come criminologa e consulente in casi di omicidio e suicidio, che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi alla criminologia o diventare un professionista nel settore?
[CB]: Per ora non c’è un albo dei criminologi. Forse eviterei corsi privati, più o meno costosi e brevi, che promettono carriere fulminanti optando, invece, per università che rilasciano veri diplomi universitari. Si fa più fatica, ovvio, il percorso di studi è più lungo e articolato. Ma ci sono maggiori possibilità di arrivare alla meta. Gli ambiti della criminologia sono parecchi, come giurisprudenza, medicina, psicologia.
[ABISSO]: Quanto è difficile separare vita privata e lavoro? Come gestisci il carico emotivo di ciò di cui ti occupi ogni giorno?
[CB]: Da consulente prendo pochissimi casi all’anno, di solito non più di tre. E prendo solo quelli in cui il mio lavoro può davvero fare la differenza. A ogni caso dedico circa due mesi. Tra un caso e l’altro lascio trascorrere un po’ di tempo. Parlo ogni giorno della morte: ho le foto e i report di autopsie, le foto delle scene del crimine, i fascicoli di indagine. La morte è costantemente presente nella mia vita: negli articoli che scrivo per Giallo, nei saggi, nei romanzi. Ci sono abituata. Amo il mio lavoro. E ho la fortuna di condividerlo con colleghe e colleghi che, nel tempo, sono diventati anche amici.
[ABISSO]: Giornalismo, criminologia, scrittura thriller. Ti dedichi anche ai podcast e alla televisione. Come riesci a organizzare il tuo tempo per riuscire a fare così tante cose? Hai qualche consiglio per aspiranti scrittori che cercano di bilanciare la loro passione per la scrittura con il lavoro?
[CB]: Diciamo che è un fluire di tutto. Scrivo più o meno sempre. Con intervalli per vedere le amiche e gli amici, prendere il tè delle cinque, andare al parco a correre… I romanzi sono la parte ludica, catartica, dove posso perdermi. Nei saggi mi infilo come una studiosa in un archivio, cerco, scovo, mi sorprendo. Ed è bellissimo. Quando prendo un caso, sospendo il resto, tranne le consegne per Giallo, così da avere tempo e modo di dedicarmi solo a quello. Agli aspiranti scrittori proporrei di leggere On Writing di Stephen King (il re di tutti): a me è servito. Tantissimo. E di leggere in generale. Di viaggiare. Di parlare con le persone. Di osservare.
[ABISSO]: A quali progetti stai lavorando adesso? È in arrivo un nuovo saggio o un nuovo thriller?
[CB]: In questo momento ho preso un caso di omicidio. Ho consegnato un nuovo saggio, sempre a Mursia, e iniziato il quarto romanzo. E una casa di produzione tv ha opzionato i diritti di tutti i romanzi di Enea. Sai mai che.
🔪 Crime e serial killer, tra finzione e realtà
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Le più recenti notizie di cronaca, i film, i libri e le serie TV sulle piattaforme streaming, i saggi e gli articoli di approfondimento appena pubblicati: tutto dedicato al crimine e agli assassini seriali.
🔴 Libri, eventi, film e TV
Su Prime Video è disponibile il film “Muti”, diretto da George Gallo e Francesco Cinquemani, con Morgan Freeman e Cole Hauser. “Muti” è un thriller che segue la storia del Detective Lukas, coinvolto in un’indagine che lo trascinerà nella ricerca di un serial killer misterioso che compie i suoi omicidi utilizzando un antico e oscuro rituale chiamato “Muti”. Approfondisci
“Time Cut” è il nuovo thriller disponibile su Netflix, diretto da Hannah Macpherson e interpretato da Madison Bailey e Antonia Gentry. Il film si inserisce a metà tra il filone slasher e film per un pubblico adolescente. Narra la storia di Lucy, una giovane donna che, grazie a un manufatto, torna indietro ai tempi del liceo per evitare l’omicidio di sua sorella, commesso da un serial killer. Approfondisci
Disponibile dal 23 ottobre su Netflix il documentario “This Is the Zodiac Speaking - lettere da un serial killer”, mini docu-serie che rimescola le carte su una serie di brutali omicidi rimasti irrisolti, avvenuti nella California settentrionale alla fine degli anni ’60, e che ruotavano intorno alla figura di un assassino mai identificato, chiamato “Zodiac Killer”. Approfondisci
Disponibile su Netflix “Woman of the hour”, diretto da Anna Kendrick, attrice e qui al suo debutto alla regia. Il film è un thriller che prende spunto da un episodio reale della vita del serial killer Rodney Alcala, cioè la sua partecipazione nel 1978 al celebre show televisivo statunitense “The Dating Game”. Approfondisci
Ha debuttato il 15 novembre sulla piattaforma Shudder e AMC+ “The Creep Tapes”, serie TV di sei episodi scritta e prodotta da Mark Duplass e Patrick Brice, che riprende la storia dei film “Creep” e” Creep 2” dirette dagli stessi autori. Nella serie TV si seguiranno le gesta di un serial killer solitario, che attira videomaker con l'offerta di un lavoro ben pagato per documentare la sua vita. Approfondisci
Disponibile su Prime Video il film “The Park Maniac”, diretto da Mauricio Eça, che narra la storia del più grande serial killer brasiliano, il corriere motociclista Francisco (interpretato da Silvero Pereira), accusato di aver aggredito ventuno donne, uccidendone dieci e nascondendo i loro corpi nel Parque do Estado, a San Paolo. Approfondisci
Una breve presentazione di cinque serie TV sui serial killer da vedere tutte d’un fiato. Approfondisci
📕 Gli angeli della morte. Serial killer in corsia
di Cristina Brondoni - Ugo Mursia Editore (1 ottobre 2024)
Gli angeli della morte sono serial killer che agiscono indisturbati in ospedali, case di riposo e hospice, eliminando pazienti vulnerabili con metodi discreti: dosi letali di farmaci o disattivazione di supporti vitali. Le loro vittime, spesso anziani, malati o neonati, passano inosservate, invisibili agli occhi di una società distratta, finché il numero di decessi non diventa allarmante. Il loro unico movente è il piacere di esercitare il potere assoluto sulla vita e sulla morte, senza discriminare per età o condizione. Chiunque può cadere preda di questi assassini, il cui operato emerge solo troppo tardi. Approfondisci
📕 Scritto nelle ossa. Storie nascoste in ciò che rimane
di Sue Black - Castelvecchi (1 novembre 2024)
Il corpo umano conserva memorie uniche, impresse nello scheletro: oltre duecento ossa che raccontano la vita di ciascuno, dai traumi alle abitudini, fino alle cause della morte. La medicina legale spesso si confronta con resti irriconoscibili, ma le ossa rimangono testimoni indelebili, rivelando sesso, età, statura, patologie e persino dettagli culturali. Con anni di esperienza e un approccio umano e appassionante, un’antropologa forense di fama mondiale esplora i segreti nascosti nei resti umani, portando alla luce storie dimenticate. Attraverso casi reali e scoperte scientifiche, offre un viaggio emozionante nel mondo della scienza forense. Approfondisci
📕 Gli occhi del male
di Max Proietti - Mondadori Electa (22 ottobre 2024)
Il fascino per il true crime nasce dal nostro interesse per il Male e per le menti che lo generano. Questo libro esplora dieci casi emblematici di serial killer, da Jeffrey Dahmer a Donato Bilancia, passando per le Bestie di Satana ed Ed Kemper. Grazie all’esperienza psicologica dell’autore, ogni caso viene analizzato per comprendere i disturbi mentali, i traumi sociali e le motivazioni che si celano dietro crimini efferati. Tra dettagli inquietanti e interpretazioni personali, il libro invita a riflettere sul lato oscuro della natura umana, dimostrando come la realtà possa superare l’immaginazione. Approfondisci
🔴 Saggi e articoli sui Serial Killer
Un breve articolo su Maurizio Minghella, un serial killer italiano che nel 1978 uccise cinque donne e, messo in semilibertà nel 1997 dopo aver scontato parte della pena, uccise dieci prostitute. Approfondisci
Chi era Robert Hansen, il serial killer che legava le proprie vittime per poi liberarle e dar loro la caccia nelle isolate aree boschive dell’Alaska? Approfondisci
Un articolo su Joe Metheny, serial killer e stupratore nato a Baltimora, che al momento dell’arresto dichiarò di aver ucciso tredici persone. Approfondisci
Un’interessante riflessione dello scrittore Walter Siti sul libro di Gianluca Herold, “Il più bel trucco del diavolo”, edito dalla Rizzoli, dedicato alla vicenda delle Bestie di Satana. Approfondisci
È uscito per l’editore “Diritto Più” il libro di Lidia Figarolo “Omicidi seriali a sfondo sessuale”, un saggio che, basandosi sul legame tra impulsi sessuali e condotte criminali dei sex offender, mostra come la grafologia possa diventare uno strumento utile per il criminologo, approfondendo la comprensione dei processi mentali e delle motivazioni oscure che guidano la psiche umana nei comportamenti criminali. Approfondisci
Con l’uscita del film “Woman of the hour” torna l’attenzione sui serial killer che rischiano la cattura pur di comparire in TV o essere sotto le luci della ribalta. In questo articolo si cerca di capire cosa spinge questi criminali a rischiare così tanto. Approfondisci
Dopo una lunga ricerca su manoscritti ed editti pubblici del XVII secolo, un team di archivisti e storici, guidato da Cristiana Aresti, direttrice della Biblioteca Casanatense a Roma, ha trovato un precursore del contemporaneo serial killer nella Roma del XVII secolo, duecento anni prima di Jack lo Squartatore. Nel 1635 vennero brutalmente uccise nella Città Eterna sei prostitute con lo stesso modus operandi. Per quegli omicidi fu condannato a morte un certo Gerolamo di Giovanni Paolo, detto “Il Grillo”, ma secondo i ricercatori non si può escludere che il vero colpevole sia sfuggito alla giustizia. Approfondisci
“The Blood Countess” è il nuovo libro scritto da Annouchka Bayley, professoressa associata di arti e discipline creative all’università di Cambridge. In questo saggio l’autrice pone la tesi che la contessa Bathory, la nobildonna ungherese del XVI secolo, diventata nell’immaginario collettivo la serial killer più spietata e prolifica di tutti i tempi, sia stata in realtà una figura sovversiva dalle idee innovative e in rottura con la classe nobile del tempo, e che la nomea di assassina seriale sia stata costruita ad arte per screditarne la memoria. Approfondisci
Un articolo su Vincenzo Verzeni, il cosidetto “Vampiro della Bergamasca”, un assassino del XIX secolo che attrasse anche l’attenzione dello studioso Cesare Lombroso. Approfondisci
Un articolo sull’ibristofilia, una parafilia in cui si prova una forte attrazione sessuale per un partner che ha commesso un reato, e che porta le persone ad avvicinarsi a criminali e serial killer. Approfondisci
Per la rubrica “I volti di Psyco” del Giornale, un articolo su Pedro Alonso Lopez, il “Mostro della Andre”, uno dei più sanguinosi serial killer colombiani. Condannato per aver ucciso centodieci tra ragazze e bambine, le autorità temono che l’uomo possa essere stato l’autore di più di trecentocinquanta omicidi. Approfondisci
Un nuovo vodcast di Massimo Picozzi, in cui ci racconta la storia di Jack il Macellaio, un serial killer ancora non identificato che uccise in Belize cinque ragazze tra il 1998 e il 2000. Approfondisci
Un breve articolo (disponibile anche in versione podcast) su Luigi Chiatti, il mostro di Foligno. Approfondisci
Il settimanale Newsweek ha intervistato David Wilson, professore emerito di criminologia dell’università di Birmingham sul tema della diffusione e delle cause alla base del fenomeno dei serial killer negli Stati Uniti. L’articolo segnala anche gli Stati che hanno “prodotto” il maggior numero di assassini seriali nella storia americana. Approfondisci
🔴 Cronaca nerissima
USA – Jon Miller, un uomo del Minnesota di 84 anni, è stato accusato dell’omicidio di Mary K. Schlais, avvenuto in Wisconsin nel 1974. Dopo decadi di indagini e false piste, il nome di Miller è emerso grazie alle analisi del DNA estratto da alcuni capelli ritrovati in un berretto di lana accanto al corpo della vittima. Approfondisci
USA - Il giudice distrettuale degli Stati Uniti G. Murray Snow ha momentaneamente sospeso la condanna a morte per Thomas Eugene Creech, il serial killer che nove mesi fa sopravvisse a una prima esecuzione capitale, perché il boia, dopo ripetute prove, non fu in grado di trovare una vena adatta per la somministrazione del farmaco letale. La sospensione è stata ordinata per dare tempo alla corte di considerare le affermazioni di Creech, secondo cui i pubblici ministeri avrebbero agito in modo scorretto durante la sua udienza di clemenza. Approfondisci
USA – È stato arrestato a Port St. Lucie, in Florida, un diciottenne accusato di un omicidio avvenuto il settembre scorso, ma la polizia pensa che il ragazzo possa essere collegato ad altre uccisioni. Approfondisci
USA – Joshua Dotson è stato condannato a 102 anni di prigione per l’omicidio della sua ex fidanzata, Jamesha Covson, incinta del loro bambino, avvenuto nel 2020 a Memphis. Durante il processo l’imputato, oltre ad aver rivendicato la responsabilità di altri tre omicidi, non ha mostrato pentimento per il reato commesso e si è più volte definito orgogliosamente un serial killer, paragonandosi a Michael Myers, l’assassino protagonista della famosa serie cinematografica “Halloween”. Approfondisci
ITALIA – È morto il 25 ottobre scorso a 64 anni Wolfgang Abel, il serial killer che insieme a Marco Furlan venne condannato per una serie di brutali omicidi commessi tra il 1977 e il 1984 commessi tra Veneto, Lombardia e la Baviera. Il duo venne allo scoperto nel 1980, inviando alla stampa volantini con contenuto neonazista e firmati con la sigla "Ludwig”. Approfondisci
USA – La polizia ritiene che Keith Gibson, rilasciato nel 2020 da una prigione del Delaware, dopo aver scontato la sua condanna per omicidio colposo e altri reati, sia stato responsabile nella prima metà del 2021 di una sequenza di feroci crimini avvenuti in almeno due stati, in cui avrebbe ucciso sei persone. Kathy Jennings, il procuratore generale nel processo a carico di Gibson, ha dichiarato che quella dell’imputato è una delle serie di crimini più sbalorditive che abbia mai visto nella sua carriera. Approfondisci
USA – Gli investigatori ritengono che Raul Meza Jr., un serial killer condannato nel settembre scorso in Texas per l’omicidio di due donne, possa essere collegato ad altri casi di omicidi rimasti irrisolti e avvenuti nella città di Austin. Approfondisci
ITALIA – Non si è chiusa l’ipotesi del serial killer nelle indagini ancora in corso per gli omicidi di Gianna del Gaudio e Daniela Roveri, avvenuti rispettivamente a Seriate nell’agosto del 2016, e a Bergamo nel dicembre dello stesso anno. Entrambe le donne furono sgozzate, e un campione di DNA non identificato e trovato sulla scena del primo delitto sarebbe compatibile con un campione sconosciuto di DNA trovato sul volto della seconda vittima. Approfondisci
INDIA – La corte del giudice distrettuale e di sessione aggiuntivo Ashwini Kumar della città di Gurugram, vicino a Delhi, ha condannato il pedofilo e presunto serial killer Sunil, già nel braccio della morte, all'ergastolo per lo stupro e l'omicidio di una bambina di sei anni avvenuto nel 2017. Approfondisci
USA – L’implementazione di nuove tecnologie nell’ambito dei test del DNA a scopo forense sta permettendo di risolvere cold case che sembravano dover rimanere senza un colpevole. Grazie a un nuovo tipo di esami del DNA è stato possibile ricollegare la morte misteriosa di una donna, avvenuta quarantacinque anni fa a Chicago, a Bruce Lindahl, un serial killer già sospettato di aver ucciso una dozzina di persone negli anni ’70. Approfondisci
USA – In Florida è stato possibile dare un’identità a una donna uccisa nel 1980, permettendo agli inquirenti di arrivare al suo assassino, Gerald Stano, serial killer che negli ultimi due decenni del secolo scorso ammazzò almeno ventidue persone. Approfondisci
USA – Il primo novembre si è aperto in California il processo a carico di Warren Luther Alexander, 73 anni, un presunto serial killer del Mississippi estradato dalla Carolina del Nord dove era già detenuto, con l’accusa di aver ucciso nel 1977 tre donne nella contea di Ventura. Approfondisci
USA – In Louisiana Ryan Sharpe, sospettato di essere un assassino seriale, è stato condannato all’ergastolo per un omicidio di primo grado avvenuto nel 2017. Tuttavia, gli inquirenti pensano che Sharpe possa essere l’autore anche di altri due omicidi e un tentato omicidio avvenuti nello stesso periodo di tempo e nelle stesse zone. Approfondisci
USA – Le vicende giudiziarie di Rex Heuermann, l’architetto di New York sospettato di essere il serial killer di Gilgo Beach, sono destinate a durare ancora per molto tempo. Nonostante i capi d’imputazione accumulatisi nel tempo e le estese perquisizioni che le forze dell’ordine hanno eseguito sulle proprietà della famiglia, non è ancora nota la data dell’apertura del processo. Approfondisci. La difesa è intenzionata a richiedere l’esclusione dal processo dei risultati di alcune analisi del DNA eseguite su campioni di peli trovati sulle vittime; e sta valutando la possibilità di chiedere un cambio di sede per il procedimento legale. Il giudice dovrebbe forse riuscire a stabilire una possibile data a dicembre. Approfondisci
CANADA – Dopo la morte del serial killer canadese Robert Pickton, soprannominato il Macellaio, e condannato all’ergastolo per sei omicidi, gli investigatori della Columbia Britannica sono riusciti a ottenere dal carcere di Port Cartier un documento di circa duecento pagine scritto dall’assassino. Gli inquirenti speravano di poter fare luce sulla scomparsa e sugli omicidi di altre persone, dei quali era stato sospettato Pickton (l’uomo aveva confessato alle autorità quarantasei omicidi), ma sfortunatamente nel doucmento non è stato trovato alcun indizio. Approfondisci
CANADA – Sabrina Kauldhar, 30 anni, è stata arrestata presso un hotel a Burlington, in Ontario, con l’accusa di aver ucciso tre persone nell’area di Toronto. Allo stato attuale, due delle vittime sembrano non avere alcun collegamento con Kauldhar, mentre la terza era una sua conoscenza. Approfondisci. Mentre i detective stanno cercando di capire se c’è un movente dietro questi omicidi, il capo della polizia regionale di Niagara non ha esitato a definire Kauldhar “una serial killer”. Approfondisci
⬛ Le novità da LaTelaNera.com
Ecco alcune delle novità targate La Tela Nera questo mese.
Abbiamo battuto un colpo sulla nostra pagina Instagram pubblicando un reel dedicato alle prossime uscite editoriali horror/weird.
Sul versante NeroPremio - il concorso letterario senza costi di iscrizione per racconti “di genere” horror, weird, thriller, scifi e del fantastico - ricordiamo che le iscrizioni per l’edizione 77 chiudono il 13 dicembre 2024. Sul prossimo numero di ABISSO dovremmo riuscire a pubblicare i risultati dell’edizione 76.
La terza edizione del TrueCrimePremio - il concorso gratuito per storie true crime - chiude invece le sue iscrizioni al 20 febbraio 2025. Lo scorso 20 ottobre si sono chiuse le iscrizioni della seconda edizione (risultati previsti per il prossimo mese), oggi invece riveliamo la classifica della prima edizione.
Risultati TrueCrimePremio 1
Primo classificato: "La brocca e il fucile" di Roberto Risso
Secondo classificato: "Il caso Norjack" di Luca Laurenzi
Terzo classificato: "Bonnie e Clyde" di Alessandra Fiamma Colombo
💣 Il contest numero 13 di ABISSO
“Decadimento veloce… e nuova vita?”. In estrema sintesi è questo il tema del tredicesimo contest di ABISSO, aperto a racconti inediti di qualsiasi genere lunghi fino a 666 parole. Possono partecipare tutti gli autori e le autrici maggiorenni di nazionalità italiana che alla data del 16 novembre risultavano iscritti alla newsletter.
I partecipanti dovranno scrivere un racconto che gira attorno al veloce e apparentemente inarrestabile decadimento di qualcosa (una persona, un luogo, un oggetto, un’idea…) e a una sua potenziale “rinascita”.
In palio, per chi vincerà, c’è la pubblicazione della propria opera in una imminente raccolta cartacea (inizio lavori: marzo 2025). Per partecipare - a costo zero, come sempre - basta compilare il modulo di iscrizione (scaricabile QUI) e inviarlo per email insieme al proprio racconto all’indirizzo abisso@substack.com
C’è tempo fino al 16 dicembre 2024 per inviare la propria opera.
In attesa dei risultati del contest numero 12, quello legato ai “tanti sognatori nello stesso posto”, oggi segnaliamo anche il racconto vincitore del contest numero 11, quello legato alla “nemesi”. Ha vinto “Indispensabile” di Margherita Tramontano, che contatteremo presto via posta elettronica: complimenti! 😉
🏆 L’albo d’Oro dei Contest di ABISSO
Ecco l’elenco dei vincitori delle precedenti edizioni del contest della newsletter:
Contest 10 “Prigionieri” - Joe Alessandro Asciutto
Contest 9 “Sciogliersi” - Axel Trulli
Contest 8 “La furia dei giusti” - Margherita Tramontano
Contest 7 “Sonno” - Raffaella Prenza
Contest 6 “Tempo” - Ilario Giannini
Contest 5 “Crocefissione” - Francesco Gallo
Contest 4 “Decapitazione” - Simone Pancotti e Roberto Risso
Contest 3 “True crime” - Roberto Risso
Contest 2 “Serial killer” - Alessandro Esu
Contest 1 “Reincarnazione” - Paola Viezzi
Cerchiamo staff, selezioniamo segnalazioni
Cerchiamo staff, persone valide in cui riporre fiducia. Smanettoni di social media, appassionati di libri, autori di uno o più generi.
Vuoi proporti? Scrivi ad abisso@substack.com.
Accettiamo segnalazioni e consigli “esterni” alla nostra redazione. C’è qualche libro, evento, articolo o recensione che secondo te è meritevole di attenzione? Anche per questo basta scrivere ad abisso@substack.com.